India: dalla Corte Suprema aiuti umanitari per i profughi cristiani dell'Orissa
Il Tribunale ha annullato una decisione presa lo scorso gennaio dalla Magistratura
dello Stato federale, che impediva alle istituzioni religiose di aiutare le vittime
della violenza degli estremisti indù. Sono circa 3500 i contadini cristiani appartenenti
a gruppi tribali minoritari che vivono da gennaio in campi per rifugiati, privi di
acqua potabile, cibo ed assistenza medica. Sono stati attaccati alla vigilia dello
scorso Natale da un gruppo di fanatici induisti che hanno bruciato 500 case ed edifici
cristiani nell’arcidiocesi di Cuttack-Bhubaneswar, oltre 1700 km a sud-est di Nuova
Dehli. L’11 gennaio la Magistratura locale aveva proibito di aiutare le vittime dell’intolleranza
religiosa con la motivazione che questo avrebbe creato tensioni nell’area. La “Human
rights law network”, un’associazione di avvocati che si battono in difesa dei diritti
umani, si era dunque rivolta alla Corte suprema. L’arcivescovo di Cuttack-Bhubaneswar,
Raphael Cheenath, si è detto felice e sollevato di poter finalmente confortare la
sua gente, che ha sofferto per mesi. L’arcidiocesi ricostruirà le case distrutte e,
nel frattempo, ha anche promosso tre centri di assistenza legale per alcuni cristiani
incarcerati perché accusati di attacchi contro gli indù. (A cura di Virginia Volpe)