Italia: giornata di silenzio in vista del voto di domenica e lunedi
Giornata di riflessione oggi in Italia in vista delle elezioni politiche e amministrative.
I seggi saranno aperti domani dalle 8 alle 22 e lunedì dalle 7 alle 15. Il ministro
dell’Interno Giuliano Amato garantisce la correttezza del voto. E ieri gli ultimi
appelli dei leader politici. Servizio di Giampiero Guadagni:
L’ultima
sfida per la caccia agli indecisi è stata sulle tasse e sull’utilizzo delle maggiori
entrate fiscali, il cosiddetto tesoretto. Il leader del Partito Democratico Veltroni
intende utilizzarlo per aumentare salari e pensioni. Berlusconi, leader del Popolo
della Libertà, annuncia invece l’abolizione, a metà legislatura, dei bolli su auto
e moto. Berlusconi ribadisce poi che al primo Consiglio dei ministri, che vuole tenere
a Napoli, proporrà l’abolizione dell’ICI sulla prima casa. Per Veltroni le promesse
del PDL non hanno copertura finanziaria. Tra i due candidati premier è battaglia anche
sul possibile esito elettorale. La partita è aperta, siamo in rimonta, afferma Veltroni.
Vinceremo noi, sostiene invece Berlusconi che si appella al voto utile, evitando quello
a favore dei partiti più piccoli. Che naturalmente reagiscono. Casini, UDC, rilancia:
in caso di pareggio ci candidiamo alla guida del Paese. Per Casini il voto a Berlusconi
è in realtà dato alla Lega di Bossi. Il leader centrista ribadisce che non ci saranno
accordi con il PDL: i patti si fanno prima del voto, osserva. Lo stesso ragionamento
di Bertinotti, Sinistra Arcobaleno, che dice no all’ipotesi di una coalizione con
il PD, definito un partito neocentrista. E anche Destra e Socialisti temono che alla
fine ci sarà un governo di larghe intese tra PD e PDL. Mentre Giuliano Ferrara conferma
l’impegno della sua lista “Aborto? no grazie” per una moratoria universale contro
l’interruzione di gravidanza. Intanto il ministro dell’Interno Amato garantisce la
regolarità del voto: il Viminale sarà trasparente come una casa di vetro. E ci sarà
maggiore rigore che, spiega Amato, potrebbe ritardare la comunicazione dei risultati
ufficiali. Massima vigilanza anche sul voto all’estero, che si è già chiuso: l’affluenza
alle urne è stata del 41,66 per cento, in leggerissimo calo rispetto a due anni fa.