Giornata mondiale per il Darfur: i bambini, principali vittime della crisi
''Su quattro milioni di persone colpite dal conflitto, 1 milione e 800 mila sono bambini”.
Questa la denuncia di alcune organizzazioni non governative internazionali sulla tragica
situazione umanitaria del Darfur, dove cinque anni di conflitto hanno causato 200
mila morti e oltre due milioni di sfollati. Tra questi la metà sono minori, bambini
che hanno conosciuto solo la guerra e la violenza, che imbracciano i fucili, patiscono
la fame e crescono rinchiusi in campi profughi. La fame, inoltre, ne uccide 75 ogni
giorno. Le organizzazioni non governative, tra cui Amnesty International, la Federazione
internazionale delle Leghe per i diritti umani e Human Rights Watch, accusano la comunità
internazionale "di aver mancato al proprio dovere di proteggere le popolazioni del
Darfur", sottolineando che "i negoziati politici e il processo di pace sono ad un
punto morto" e "la forza di mantenimento della pace non è più in grado di svolgere
il proprio mandato". Chiedono, inoltre, la fine degli attacchi contro i civili, il
dispiegamento della forza dell'ONU e la protezione dei bambini. Domani in tutto il
mondo si celebra la Giornata Mondiale per il Darfur e in molti Paesi l’attenzione
verrà focalizzata proprio sulla drammatica condizione dell’infanzia. Tra questi l’Italia
dove l’evento ha preso il via stamani con la proiezione al Colosseo di un video-messaggio
in cui l’attore americano George Clooney si è appellato all’impegno di tutti, ricordando:
“Nella lotta per salvare il Darfur ognuno di voi conta”. (A cura di Silvia Gusmano)