Proposta la costituzione di un Consiglio delle Religioni per il dialogo e la pace
in seno all'ONU
“L’obiettivo di questo Consiglio delle religioni, se verrà creato, sarà quello di
aiutare i governi e gli Stati a ritrovare dei fondamenti etici universali, condivisi
da tutti; una sorta di piattaforma comune dalla quale ripartire per un dialogo più
sereno e fruttuoso”. Così all’agenzia Fides, mons. Antonio Mennini, nunzio apostolico
a Mosca, dopo l’incontro tra il segretario generale dell'ONU Ban Ki-moon, in missione
in Russia ed i più alti rappresentanti di diverse confessioni religiose. Un colloquio
nel quale si è discusso della proposta e a cui ha partecipato oltre al numero uno
dell’ONU, anche il patriarca Alessio II, il metropolita Kirill del patriarcato di
Mosca, il Gran muftì dell’Azerbaigian, il capo della Chiesa luterana Huber e lo stesso
mons. Mennini. “I tempi brevi in cui è stato deciso l’incontro – ha commentato il
nunzio – non hanno purtroppo reso possibile la partecipazione di taluni come il Gran
rabbino di Israele e alcuni esponenti delle Chiese protestanti, che hanno tuttavia
inviato un messaggio di adesione”. Tutti hanno concordato sul lungo cammino da compiere
ma anche del contributo che le religioni possono dare al dialogo e alla pacificazione
tra i popoli. Il metropolita Kirill, citando le più gravi situazioni di conflitto
come l’Iraq, ha sottolineato che le mediazioni e gli interventi politici spesso non
riescano a conseguire gli obiettivi prefissati o a mantenere stabilmente gli equilibri
raggiunti, e ciò avviene perché le religioni non vengono coinvolte. Il progetto di
un Consiglio delle religioni intende invece costituire un approccio basato sulla fede
e sull’identità di ciascuna religione sul piano paritario e all’insegna del dialogo.
Ban Ki-moon ha definito positivo il progetto, appoggiato già da 80 Paesi, ma ha spinto
a lavorare per raggiungere un consenso più ampio. Per mons. Mennini, “un ulteriore
elemento positivo del colloquio è stato l’omaggio” reso dal metropolita Kirill “al
ruolo costantemente svolto da Benedetto XVI nella salvaguardia della civiltà cristiana
e nella tutela dei diritti e della dignità della persona umana, a livello europeo
e mondiale”. (B.C.)