Missione in Kosovo per i vescovi della Conferenza episcopale umbra
I vescovi umbri intendono continuare l’opera intrapresa in Kosovo. L’invito a proseguire
“un’azione non solo sul fronte umanitario, ma anche a livello pastorale e pedagogico”
è venuto dall’ultima riunione della Conferenza episcopale umbra dopo l’ultima missione
a Pristina. “Abbiamo visitato un Paese in festa per la sua indipendenza, ma la situazione
è ancora di effettiva sofferenza e povertà” ha detto, stando a quanto riporta l’agenzia
Sir, mons. Riccardo Fontana, arcivescovo di Spoleto-Norcia. Un viaggio al quale hanno
partecipato sia una delegazione dei vescovi umbri che la Caritas regionale per “stare
accanto alle persone più fragili e indifese, i minori e le famiglie in difficoltà”.
Un intento condiviso anche da mons. Dod Gjergji, nuovo amministratore apostolico di
Prizren. Nel corso della missione, la Caritas umbra ha stretto sinergie con altre
realtà presenti nel territorio e anche con il contingente militare di pace. Esemplare
è il campo-missione Caritas di Radulac, attivo dal 1999, che accoglie una sessantina
di persone, in particolare 38 minori, sia affidati da assistenti sociali perché abbandonati,
sia portati dalle loro famiglie. (B.C.)