2008-04-11 15:25:38

Il direttore generale della FAO presenta il Rapporto sull’andamento dei prezzi delle derrate alimentari


Le notizie di conflitti sociali in diversi Paesi a basso reddito, dovuti all’aumento dei prezzi e in particolare di quelli alimentari, preoccupa la FAO ed altri organismi internazionali. Gli scontri che si sono verificati in Paesi come Egitto, Costa d’Avorio, Etiopia, Tunisia, Indonesia, Madagascar e ancora Haiti nelle ultime settimane, non devono sorprendere. Da quasi un anno la FAO aveva messo in guardia rispetto al rischio di tensioni sociali dovute all’andamento dei prezzi. Si prevede che il costo delle importazioni cerealicole dei Paesi più poveri aumenterà del 56% nel corso del 2008, valore che si somma all’aumento – già consistente – del 37% già registrato nel 2007. Negli ultimi due mesi i prezzi dei cereali hanno continuato ad aumentare: conseguenza, questa, della domanda sostenuta e dell’esaurimento delle scorte. Il prezzo del riso è quello che ha registrato l’aumento maggiore a seguito dell’imposizione di nuove restrizioni alle esportazioni da parte di alcuni tra i maggiori Paesi esportatori. Le cause vanno ricercate sia nei fenomeni climatici, sia nel progressivo calo di investimenti nel settore agricolo. Jacques Diouf ha ricordato come inondazioni, siccità ed uragani abbiano devastato le coltivazioni e le economie dei piccoli produttori agricoli e degli allevatori, i quali hanno sempre maggiore difficoltà a rifornirsi in sementi, fertilizzanti e cibo per gli animali. In alcuni casi i governi dei Paesi interessati hanno preso misure quali la diminuzione delle imposte sulle importazioni, ma si tratta di misure a corto termine e non in grado di modificare radicalmente la tendenza. Cosa fare allora? La FAO ha lanciato l’iniziativa sul rialzo dei prezzi alimentari per offrire assistenza tecnica e politica ai Paesi poveri colpiti dall’aumento dei prezzi delle derrate ed aiutare gli agricoltori più vulnerabili ad incrementare la produzione a livello locale. Attività sul campo stanno per essere avviate in Burkina Faso, Mauritania, Mozambico e Senegal. La FAO aiuterà, inoltre, i governi ad approntare interventi e strategie per incrementare la produzione agricola. In collaborazione con il Programma Alimentare Mondiale, con l’IFAD e con altri Partners, la FAO istituirà un'unità informativa sul mercato alimentare per raccogliere ed analizzare dati a livello locale, nazionale ed internazionale. Per questa attività ha già previsto un finanziamento di 17 milioni di dollari. L’appello della FAO a tutti i Paesi donatori e alle istituzioni finanziarie internazionali è volto ad incrementare la propria assistenza e valutare la possibilità di riprogrammare parte degli aiuti già in atto nei Paesi maggiormente penalizzati dal rialzo dei prezzi delle derrate. Una stima provvisoria dei finanziamenti aggiuntivi che servirebbero ai governi per eseguire progetti e programmi per fronteggiare questi aumenti indica un ammontare che si aggira intorno al miliardo e mezzo di dollari. Fondi, questi, che potranno fornire un importante sostegno agli agricoltori poveri nella forma di accesso ai fattori produttivi e, quindi, migliorare la loro risposta alla crisi dei prezzi nella prossima stagione agricola. (Dalla sede della FAO in Roma, per la Radio Vaticana, Lucas Duran) RealAudioMP3







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