Come predicare il Vangelo? Le risposte in un seminario della CEI a Roma
“Quali sono gli elementi che non dovrebbero mai mancare alla predicazione cristiana?”.
La domanda è al centro di un seminario di studio che, su iniziativa del Servizio nazionale
della CEI per il progetto cultura, oggi e domani prenderà in esame pregi e difetti
del modo di comunicare il Vangelo in un mondo che cambia. “Predicazione che non coincide
solo con omiletica – ha spiegato in apertura il teologo Antonio Staglianò – ma comprende
anche la catechesi ed altre forme di trasmissione orale della fede, che vedono come
protagonisti i laici”. E dunque deve essere attenta alle attese specifiche della gente,
comunicare un bisogno di senso e di famiglia per superare la disgregazione odierna,
un bisogno di liberazione da tutto ciò che limita e fa schiavi, ma soprattutto deve
orientare alla speranza. E’ necessario, perciò, eliminare alcuni difetti atavici (moralismo,
neologismo astratto, sentimentalismo) e predicare invece – come ha sottolineato Gennaro
Matino, della Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, citando Karl Burt – tenendo
in una mano la Bibbia e nell’altra il giornale e senza escludere Internet, nuovissimo
areopago soprattutto per i giovani. Nel corso della giornata interverranno anche il
dominicano Paolo Garuti, Paola Bignardi e Salvatore Martinez, oltre al parroco romano
don Fabio Rosini. (A cura di Mimmo Muolo)