Vietnam: minacce ed attacchi di stampa contro i cattolici della parrocchia di Dong
Da ad Hanoi
Le autorità di Hanoi hanno lanciato una campagna di accuse su televisione e giornali
nazionali, verso i fedeli che chiedono la restituzione del terreno della parrocchia
di Nostra Signora del Perpetuo soccorso ed hanno convocato davanti al Comitato del
popolo del distretto di Dong Da, il superiore dei Redentoristi in Vietnam, padre Vu
Khoi Pungh. Da lunedì - scrive l'Agenzia AsiaNews - la televisione ed i quotidiani
nazionali riferiscono della vicenda affermando che “si stanno occupando terreni dello
Stato, si sta disturbando l’ordine pubblico, si fanno riunioni illegali di preghiera
in aree pubbliche e si erigono, pure illegalmente, crocefissi ed immagini della Vergine”.
Preoccupazione crea la richiesta, pure avanzata dai media nazionali, di una “azione
drastica” contro i manifestanti che, dal 6 gennaio, si riuniscono pacificamente in
preghiera nel terreno della parrocchia. Attualmente qualche centinaio vi ha eretto
delle tende ed ogni giorno, dopo la messa del mattino e quella della sera, i Redentoristi
guidano una processione con una grande croce. Chiedono così la restituzione dell’area
da loro acquistata nel 1928: 60mila metri quadri sui quali furono costruiti la chiesa,
il convento ed il seminario. Nel 1954, con la conquista del potere da parte del regime
comunista, i religiosi furono imprigionati o deportati. I 60 mila metri quadrati del
loro terreno furono ridotti a 2.700. Il resto fu via via usato dalle autorità pubbliche.
Da allora, a più riprese, sono state avanzate petizioni per chiedere la restituzione
dei terreni, sui quali è stato costruito un ospedale e sono state fatte cessioni a
compagnie statali e membri del governo. Il caso più recente, di inizio anno, è la
cessione di una parte di terreno ad una compagnia di confezioni, la Chiến Thắng. (R.P.)