Restrizioni alla libertà di stampa e di espressione in Siria
Da giorni le autorità siriane hanno vietato l'introduzione nel Paese dei giornali
egiziani a causa delle critiche e degli attacchi sferrati da queste testate al Governo
siriano e al Summit della Lega araba ospitato a Damasco il 29 e 30 marzo scorsi. Alcuni
osservatori – riferisce l’associazione “Information Safety and Freedom” - ritengono
che questo divieto esprima la dimensione della crisi politica tra i due Paesi e la
diversità dei punti di vista riguardo le questioni arabe e regionali. La stampa egiziana
ufficiale e privata ha infatti criticato l'esito dell'ultimo vertice arabo e la posizione
siriana rispetto alla questione libanese e alle relazioni interarabe, accusando il
presidente siriano di "sudditanza all'Iran" e di "anteporre i propri interessi particolaristici
a quelli del nazionalismo arabo". In tema di restrizioni alla libertà di espressione
va registrata anche la sentenza della Suprema corte per la sicurezza dello Stato di
Damasco che ha condannato a quattro anni di carcere uno scrittore accusato di "diffusione
di informazioni menzognere tese a indebolire lo spirito nazionale". Lo ha riferito
ieri l'Organizzazione nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus). Firas Saad,
scrittore e poeta originario di Latakia, "autore di numerosi scritti critici nei confronti
del regime di Damasco", arrestato nel novembre 2006. Il processo a Saad si era aperto
nel giugno dell'anno scorso. (R.G.)