Concluso l'incontro dei vescovi cileni e argentini della Patagonia
Si è concluso a Valdivia, in Cile, l'incontro tra i vescovi patagonesi dell’Argentina
e del Cile per riflettere e scambiarsi esperienze su diversi temi della loro azione
pastorale, in special modo il fenomeno della migrazione, prendendo spunto dal Documento
di Aparecida. Come riferisce l'Agenzia Fides, in un documento emesso al termine dell'incontro,
sul tema della migrazione, i presuli hanno proposto alcune azioni pastorali quali:
fortificare le Commissioni della Pastorale Migratoria in quei posti dove già esistono
e crearne di nuove dove non esistono; stabilire un ponte tra la Chiesa che riceve
l’emigrante e quella dalla quale proviene; motivare e formare il personale consacrato
e gli operatori laici di pastorale sul tema della mobilità umana; stabilire forme
concrete di accoglienza in ogni Diocesi; favorire la promozione umana integrale degli
emigranti, che implica la tutela della loro dignità e dei loro diritti, l’esercizio
della solidarietà e della sussidiarietà; promuovere l’evangelizzazione degli emigranti,
che implica l’accoglienza della loro religiosità, stimandola ed accompagnandola, e
allo stesso tempo l’offerta di istanze di catechesi, formazione e spiritualità, affinché
loro stessi si trasformino in discepoli e missionari di Gesù Cristo; e infine incoraggiare
l’inculturazione. Un altro tema trattato dai Vescovi è stato la loro preoccupazione
per la Patagonia, che considerano “come un’unità territoriale di riserva di vita nel
Pianeta, con una meravigliosa bio-diversità” e come “un dono di Dio che tutte le persone
di buona volontà, specialmente i credenti, dobbiamo amare e proteggere, con saggezza
e solidarietà, per la sopravvivenza dell’attuale e delle future generazioni”. Quindi
rivolgono un appello a condividere in modo attivo le informazioni, le proposte di
progetti, il discernimento e la presa di decisioni che si riferiscono alla Patagonia;
accrescere la solidarietà con i più poveri ed indifesi, promuovendo solidarietà e
sostentamento; favorire la giustizia, la pace, soprattutto nel lavoro, e la convivenza
sociale; promuovere la cultura della vita e l’austerità di beni nella vita di tutti
i giorni. Infine, i vescovi si sono soffermati sul 30.mo anniversario della firma
del Trattato di pace ed amicizia tra Argentina e Cile, raggiunto grazie alla mediazione
del Servo di Dio Giovanni Paolo II. I presuli hanno proposto alcuni atti concreti:
confermare la promessa fatta dagli Episcopati del Cile e dell’Argentina di “innalzare
un monumento alla Vergine della Pace sul Monte Aymond, affinché proclami la vittoria
della pace”; favorire iniziative ed incontri tra le due Nazioni, affinché lavorino
ed educhino in favore della cultura della pace; sollecitare le Conferenze Episcopali
del Cile e dell’Argentina a trattare questo tema. (R.P.)