Salvare la vita attraverso il telefono: l’esperienza degli operatori del numero
verde del Movimento per la Vita
Un telefono “salva-vite” per salvare le mamme in difficoltà e, con loro, salvare la
vita che portano in grembo. E’ quanto si propone il “Movimento per la Vita” con il
numero verde 800813000, attivo 24 ore al giorno. A rispondere è un gruppo di persone
con una consolidata esperienza nei centri di aiuto alla vita. Per una testimonianza
su questa esperienza, Alessandro Gisotti ha intervistato Elisabetta,
che da 5 anni supporta il telefono “SOS Vita” per il Centro Italia:
(musica)
R.
- Nel 1985, ero rimasta in stato interessante però poco prima di Natale, purtroppo,
ho avuto un aborto spontaneo. E’ stata una sofferenza grande. Poi avevo avuto dei
problemi, mi era stato detto che forse non avrei più potuto avere bambini e invece
ho avuto cinque figli. Io e mio marito ci siamo sentiti immensamente ricolmati dell’amore
di Dio. Avevamo necessità, proprio, di ricambiare questo amore donando qualcosa agli
altri, anche facendo in modo che non ci fossero mamme che non potessero accogliere
il loro bambino. Allora ci siamo impegnati nel Movimento per la Vita, abbiamo aperto
un centro e poi da lì, piano piano, nel 2003, è arrivata anche la richiesta di poter
supportare il numero verde nazionale del Movimento per la vita “SOS vita” - il numero
è 800813000. Offriamo il nostro piccolo contributo.
D.
- Può raccontarci qual è l’esperienza che si prova nell’avere il telefono come strumento
di speranza e di vita?
R. - Quando una mamma ci telefona,
principalmente è una persona che è senza speranza. Prima di tutto è sola, quasi sempre
schiacciata dal peso di tantissime preoccupazioni a livello economico ma anche psicologico,
di rapporti con la famiglia di origine, con il proprio compagno, non riesce proprio
a vedere un’ombra di luce, è nel buio più completo, è molto confusa. E allora, ecco
che questa donna ci chiama perché forse nell’anonimato sembra più facile parlare di
questa solitudine, di questo vuoto che vive in quel momento. Attraverso questo filo
sottile del telefono, piano piano si instaura un rapporto molto bello di amicizia
e dopo un po' si sente che anche la mamma comincia a intravedere un po’ di luce, incomincia
a sentirci vicini, sente che siamo volontari, lì per lei. E in questa condivisione,
allora, anche i suoi problemi incominciano a diventare meno pesanti, meno gravi. Incominciano
a lasciare il posto ad un’altra persona che già c’è, ed è il bambino che porta nel
grembo.
D. - C’è una storia tra le tante che un po’
sintetizza l’importanza di questa iniziativa?
R.
- Sinceramente, sono tante, tante davvero. A questo numero chiamano spesso anche donne
che hanno fatto interruzioni di gravidanza volontarie e sono donne distrutte, hanno
bisogno di trovare qualcuno che capisca che stanno vivendo il lutto per la perdita
del proprio figlio. A queste donne, è bello quando si può parlare dell’amore di Dio:
ne hanno tanto bisogno. Chi chiama questo telefono, proprio quando si parla di questo
Dio misericordioso che è venuto a salvare e non a giudicare, veramente si sente un
grande silenzio, una grande attenzione dall’altra parte. E molte volte queste donne
chiedono di poter diventare a loro volta volontarie nei Centri di aiuto alla vita
per aiutare altre mamme a poter accogliere i loro bambini. (musica)