"Il tempo del
moderno è il prestissimo", diceva il filosofo Nietzsche. Ma questo vale anche
per il nostro tempo libero? E ancora: siamo davvero liberi di scegliere come organizzare
il nostro tempo o viviamo nell'angoscia di doverlo riempire perché non diventi un
"tempo vuoto" dove a regnare non sia la scadenza degli orari ma il silenzio? In una
società che sembra "polverizzare" passato e distanze, il commento del prof. Mario
Pollo - pedagogista sociale all'Università Lumsa di Roma - ci riporta...