Telegramma di cordoglio di Benedetto XVI per l'assassinio, a Baghdad, di un sacerdote
siro-ortodosso: "Il popolo iracheno trovi la via della pace"
Benedetto XVI ha espresso il suo profondo dolore per l’uccisione del sacerdote siro-ortodosso
Yousef Adel Abudi, avvenuta stamani a Baghdad ad opera di un gruppo armato. In un
telegramma, a firma del cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone, inviato all’arcivescovo
siro-ortodosso di Baghdad, Saverius Jamil Hawa, il Papa assicura la sua vicinanza
e le sue preghiere ai famigliari e confratelli del sacerdote. Il Pontefice - si legge
nel telegramma - "invoca il Signore affinché il popolo iracheno trovi la via della
pace per costruire una società giusta e tollerante". La cronaca dell'ennesimo attacco
alla comunità cristiana in Iraq nel nostro servizio:
Si chiamava Youssef
Adel, 40 anni, ed era della chiesa di San Pietro. Secondo fonti della stessa chiesa
è stato freddato da un gruppo di uomini armati mentre viaggiava a bordo della sua
auto. Il tutto è avvenuto intorno a mezzogiorno, ora locale, nel quartiere di Zayiuna,
abitato prevalentemente da cristiani. Il sacerdote - riferisce l’agenzia AsiaNews
- era direttore di una scuola superiore mista, frequentata cioè da cristiani e musulmani,
ragazzi e ragazze. In passato, aveva ricevuto minacce e intimidazioni per lasciare
la direzione. Dopo l’agguato, il corpo è stato portato in ospedale. Il personale ha
fatto sapere che è stato raggiunto da diversi proiettili. I funerali si svolgeranno
domani nella cattedrale siro-ortodossa di Baghdad. L’attacco rappresenta un altro
duro colpo per la comunità cristiana locale che ancora piange mons. Rahho, arcivescovo
di Mosul, il cui corpo senza vita è stato ritrovato il 13 marzo scorso dopo due settimane
di sequestro. Le violenze contro i cristiani iracheni hanno provocato una drastica
diminuzione del loro numero nel Paese: si stima che prima dell’inizio del conflitto
ve ne fossero all’incirca 80 mila, oggi non sono più 40 mila.