REPUBBLICA CECA Governo ratifica accordo di dicembre sull’indennizzo delle Chiese
PRAGA, 3 apr 08 - Il governo ceco ha ratificato mercoledì l’accordo siglato lo scorso
dicembre sull’’indennizzo alle Chiese per i beni confiscati durante il passato regime
comunista. Il disegno di legge, adottato all’unanimità da tutti i membri del Consiglio
dei Ministri, attende adesso il difficile vaglio del Parlamento. L’accordo, raggiunto
dopo un annoso contenzioso, prevede il ritorno alle Chiese di un terzo proprietà
espropriate e un indennizzo che lo Stato pagherà a rate in un lasso di tempo di 60
anni. La cifra rappresenta il risarcimento per gli espropri effettuati dal governo
comunista a partire dal 25 febbraio 1948 su terreni ed edifici ecclesiastici oggi
adibiti ad altro uso e non restituibili. Contrari al compromesso resta l’opposizione
social-democratica, che ha già dichiarato battaglia preannunciando la presentazione
in Parlamento di una proposta di legge alternativa. Anche nella maggioranza non mancano
voci discordi sulla cifra concordata, giudicata eccessiva. Compresi gli interessi,
essa ammonterà complessivamente a una somma stimata in 10 miliardi di Euro. Per il
Ministro della Cultura Vaclav Jehlicka, che ha condotto le trattative per il governo
lo scorso autunno, l’accordo invece “soddisfa tutte le parti in causa”. Il Presidente
Vaclav Klaus, da parte sua, si è detto in linea di principio favorevole a promulgare
la legge. (Kna/Apic – ZENGARINI)