Intervento di mons. Bagnasco al 35.mo convegno nazionale della FACI
"La pace è un dono per la Chiesa in Italia e anche in futuro la sua azione sarà preziosa,
soprattutto per assistere e sostenere i sacerdoti, i quali sempre più devono essere
non dei tecnici del sacro, ma uomini di Dio, capaci di un continuo aggiornamento culturale".
Lo ha detto ieri il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova, e presidente
della CEI, intervenendo a Montecatini Terme, al 35.mo Convegno nazionale della Federazione
tra le Associazioni del Clero Italiano (FACI), che festeggia i 90 anni della sua fondazione.
Oggi - ha detto il porporato - insieme alla contestazione della fede cristiana, certamente
non nuova, è in gioco l’uomo nella sua verità e nel suo valore. Occorre, dunque, da
parte dei presbiteri un rinnovato impegno di evangelizzazione, che coniughi spiritualità
e progetto culturale. I valori non negoziabili che il Santo Padre richiama e che riguardano
la vita, la famiglia e la libertà educativa – ha sottolineato ancora Bagnasco – sono
sistematicamente aggrediti per farne delle questioni puramente culturali e quindi
storicistiche, ma riducendo la realtà a cultura, negando la capacità della ragione
umana a raggiungere qualunque verità e pretendendo di confinare Dio nella sfera meramente
privata, si viene a negare l’uomo. Di qui l’invito del porporato a tutti i sacerdoti
affinché procedano ad un costante aggiornamento culturale. Invito prontamente raccolto
dall’Assemblea, che ha concluso stamattina i suoi lavori. “Vogliamo continuare lungo
la strada tracciata in questi 90 anni”, ha detto il presidente della FACI, mons. Luciano
Vindrola, riconfermando la nostra fedeltà al Papa e all’episcopato italiano. (Da
Montecatini Terme, per la Radio Vaticana, Mimmo Muolo)