Si apre oggi a Montecatini Terme il Convegno nazionale della FACI
Novant’anni di storia e di 18 mila iscritti. Una grande eredità sulle spalle e un
futuro che si vuole all’altezza di questa tradizione prestigiosa, ma che deve fare
anche i conti con le sfide del presente e prima fra tutte il calo e il progressivo
invecchiamento dei sacerdoti. La FACI, Federazione tra le Associazioni del Clero in
Italia, apre oggi a Montecatini Terme il proprio convegno nazionale e lo fa con il
pensiero rivolto a Giovanni Paolo II, nel giorno del terzo anniversario della sua
scomparsa. “Ci affidiamo all’intercessione orante di Papa Wojtyla”, dice il presidente,
mons. Luciano Vindrola. “Egli è stato un grande sacerdote e un grande Pontefice e
guardando al suo esempio potremmo guardare meglio anche la nostra missione di presbitero”.
Una missione sulla quale certamente si soffermerà nel pomeriggio il presidente della
CEI, cardinale Angelo Bagnasco, il cui intervento segnerà uno dei momenti forti del
Convegno. Intanto mons. Vindrola ribadisce una certezza: la FACI – dice – non è il
sindacato dei preti italiani e la Chiesa non è la nostra controparte. Siamo una Federazione
che vuole mettersi al servizio dei sacerdoti per aiutarli ad annunciare il Vangelo
in un mondo che cambia”. (Da Montecatini, per la Radio Vaticana, Mimmo Muolo)