Supera i 2 milioni e 700 mila il numero degli sfollati in Iraq. Ad annunciarlo, da
Ginevra, l'Alto commissariato Onu per i rifugiati e l'Organizzazione internazionale
delle Migrazioni. La maggior parte degli iracheni costretti a fuggire - secondo lo
studio delle Nazioni Unite e delle autorità del Paese del Golfo - proviene dalle province
di Baghdad e di Diyala. Il rapporto giunge quando il premier iracheno Al Maliki ha
ordinato la fine degli arresti dopo una settimana di scontri tra forze regolari e
milizie del leader radicale sciita Moqtada Al Sadr. Sul terreno, però, rimangono i
segni delle violenze, come ci racconta Barbara Schiavulli: