La difesa della vita e l’Europa al centro del discorso di apertura della 46.ma plenaria
dei vescovi francesi
Sono iniziati ieri a Lourdes i lavori della 46.ma assemblea plenaria della Conferenza
episcopale francese. Alla riunione, che si svolge a porte chiuse, partecipano un centinaio
di vescovi. Tra i temi al centro della riunione: la bioetica, il prossimo Sinodo dei
vescovi e la missione dei vescovi nella promozione della Parola di Dio. Ad introdurre
i lavori è stato il cardinale André Vingt-Trois, arcivescovo di Parigi e presidente
della Conferenza episcopale, che ha colto l’occasione per esprimere la gratitudine
dell’episcopato per il lavoro svolto dal clero diocesano in Francia. Il porporato
ha anche sottolineato l’importanza della comunione del presbiterio con il proprio
vescovo e riaffermato la necessità della difesa della vita umana dal concepimento
fino alla morte naturale. Il porporato ha poi ribadito la stima e l’ammirazione dei
vescovi “per quei medici che si sforzano instancabilmente di alleviare le sofferenze
e per il personale sanitario che rispetta la dignità dei pazienti loro affidati”.
In vista dell’inizio della presidenza europea della Francia, il prossimo primo luglio,
il card. Vingt-Trois ha inoltre esortato il governo francese a contribuire all’edificazione
di un’Europa più solidale e generosa verso gli altri Paesi nel mondo, in particolare
all’apertura verso gli immigrati e ad una politica di aiuto allo sviluppo: “Se vogliamo
richiamarci alle radici cristiane dell’Europa - ha detto - sta a noi fare in modo
che esse si vedano e diano i loro frutti”. (L.Z.)