In Perù, proteste a Lima per le continue operazioni di polizia nei confronti dei ragazzi
che vivono in strada
Durante l’incontro dei responsabili dei movimenti sociali dell’America Latina (Molacnats)
che si è chiuso nei giorni scorsi a Bogotà è stata decisa una mobilitazione contro
operazioni di polizia nei confronti di ragazzi di strada in Perù, Colombia e Paraguay
e per “il riconoscimento sociale dell’infanzia e dell’adolescenza” in America Latina.
Lunedì scorso - riferisce l'Agenzia Sir - centinaia di bambini e adolescenti lavoratori
hanno preso parte a Lima ad una marcia fino al Ministero della donna e dello sviluppo
sociale. I ragazzi hanno espresso al viceministro, la signora Julia Zegarra, la loro
contrarietà all’iniziativa del ministero, avviata nel mese di febbraio, di operazioni
di polizia per sradicare il lavoro minorile nelle strade. Il direttore dell’Istituto
latinoamericano di formazione per educatori popolari di Lima spiega che "centinaia
di poliziotti raccolgono bambini e adolescenti in vista dei meeting internazionali
che si svolgeranno nei prossimi mesi nella capitale peruviana. Si tratta – aggiunge
– di un vano tentativo di nascondere la povertà a cui è sottomessa il 50% della popolazione
del Perù". Episodi simili vengono documentati dalle organizzazioni sociali anche in
Paraguay, Colombia, Messico. Secondo dati dell’Organizzazione Mondiale del Lavoro,
oggi nel mondo ci sono circa 218 milioni di bambini e bambine costretti a lavorare
e una gran parte di loro si trova in condizioni inaccettabili. (A.L.)