In Camerun cattolici, musulmani, ortodossi e protestanti hanno pregato insieme per
la pace
Insieme per la pace: cattolici, musulmani, ortodossi, protestanti hanno pregato insieme
per la riconciliazione del Camerun. L’iniziativa si è svolta nei giorni scorsi a Yaoundé,
capitale del Paese africano e a fatto seguito alle manifestazioni di protesta contro
il carovita che si sono verificate nel febbraio scorso, provocando decine di morti
e feriti. Nelle loro intenzioni di preghiera - riferisce l'Agenzia Apic - i fedeli
hanno implorato Dio affinché “cancellasse definitivamente il ricordo delle violenze
e dei saccheggi avvenuti nel Paese”. “La cosa essenziale è la pace”, ha detto il vescovo
ausiliare di Yaoundé, mons. Christopher Zoa. Si tratta di una virtù divina posta al
centro dell’intera fede, per i credenti di qualsiasi confessione. “Il rispetto della
pace – ha aggiunto il presule – porta dunque al rispetto della vita. Dio stesso rispetta
la pace, poiché Egli è Colui che dà la vita”. Da parte sua, l’Imam di Yaoundé, Cheik
Ibrahim Moussa, ha pregato affinché Allah permetta “a tutte le diverse confessioni
religiose del Camerun di vivere in armonia, nell’interesse di tutti”. Al forte appello
per la riconciliazione nel Paese si sono uniti anche l’arcivescovo ortodosso Gregorio
ed il segretario generale dell’Unione delle Chiese evangeliche del Camerun, il pastore
Jean Emile Ngue. Alla cerimonia hanno partecipato anche molti rappresentanti del governo
camerunense. (I.P.)