2008-03-29 15:01:55

Il commento del teologo don Massimo Serretti al Vangelo della Domenica


Nel Vangelo della seconda Domenica di Pasqua, Festa della Divina Misericordia, il brano proposto dalla liturgia mostra Gesù Risorto che appare nel Cenacolo ai discepoli a porte chiuse in due circostanze. Nella seconda, invitando Tommaso a toccare le sue piaghe, Cristo dice:

"Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno".

Su questo brano del Vangelo, ascoltiamo il commento del teologo, don Massimo Serretti, docente di Cristologia alla Pontificia Università Lateranense:RealAudioMP3


(musica)

Gesù è risorto e nella potenza della Risurrezione attraversa tutte le porte, quelle di legno e quelle di paura che rinchiudono l'uomo nella gabbia del suo cuore, della sua percezione, come anche del suo sentimento, della sua reattività e del suo istinto. Il Risorto “passa attraverso” ed entra! Pasqua! Attraversamento. Passaggio. E “passando attraverso” (diabasis), consente a noi di “andare oltre” (yperbasis).
 
E’ una folata che introduce la sua presenza nel suo vero corpo. Non è un pensiero, non è un concetto, non un sentimento, non una opinione: è Lui! E’ proprio Lui, Lui in persona, Lui in carne ed ossa. I suoi devono riconoscerlo. Egli non sempre è riconoscibile nel Suo corpo risorto. La Maddalena al sepolcro non lo riconosce e così i discepoli di Emmaus. Solo quando Egli stesso si mostra, gli occhi si aprono.
 
Quella sera fu lo stesso: “Egli mostrò loro le mani e il costato”. Le ferite della passione e morte costituiscono la Sua identificabilità. Anche nella Risurrezione Egli è sempre Colui che ha patito ed è morto per noi.

 
Poi Gesù apre lo scrigno dei doni pasquali: è una pioggia celeste. Anche qui è Pasqua, Pasqua tra Cielo e terra. E inizia una storia nuova di partecipazione vertiginosa, divina.

 
(musica)







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