La drammatica morte
di due ragazze irlandesi, investite sul Lungotevere a Roma da un automobilista ubriaco,
ripropone l'emergenza dello sterminio in corso sulle strade delle città italiane nell'indifferenza
generale. C'è ancora scarsa prevenzione, ma soprattutto - secondo l'Ass.
italiana familiari vittime della strada - c'è un sistema giudiziario per
il quale chi uccide sulla strada raramente finisce in carcere e poco dopo torna a
guidare. Eppure condanne esemplari sarebbero un deterrente necessario.