Il presidente della Caritas brasiliana, mons. Valentini, ricorda il martirio del
vescovo Romero e dell’avvocata dei poveri, Marianella Garcia
Proseguono a Roma le celebrazioni per il 28.mo anniversario del martirio dell’arcivescovo
di San Salvador, Oscar Arnulfo Romero. Stasera, alle ore 19, nella chiesa di San Marcello
al Corso, si terrà una celebrazione ecumenica in memoria di mons. Romero e di Marianella
Garcia, avvocata dei poveri, uccisa 25 anni fa. Domani, poi, mons. Demetrio Valentini,
presidente della Caritas brasiliana, terrà un incontro sul cammino della Chiesa in
America Latina. Proprio a mons. Valentini, Bianca Fraccalvieri, del programma
brasiliano, ha chiesto il significato di queste commemorazioni: R.
– I martiri non devono essere dimenticati e quest’anno, insieme alla memoria di mons.
Romero, ricordiamo anche Marianella Garcia, anche lei avvocato dei diritti umani,
uccisa tre anni dopo mons. Romero. Questo per dire che non c’è solo il vescovo Romero,
che ha evidentemente un significato più profondo perché testimonia una Chiesa posta
al servizio della giustizia sociale, dei diritti umani. Sfortunatamente, questa realtà
è stata vissuta in maniera tragica da tantissime persone che sono morte in America
Latina e in Salvador, il più piccolo dei Paesi dell’America Centrale, che ha vissuto
anni pesanti. Questo popolo sofferente ha vissuto più di dieci anni di guerra civile
e adesso continua a vivere una situazione molto difficile. Più di 2 milioni di persone,
in una popolazione di 5 milioni e mezzo, sono fuori del Salvador. Questo mostra come
la situazione ancora non si sia risolta bene. E' un problema che si pone e su cui
si dovrebbe mostrare un cammino di solidarietà con gli altri Paesi, perché possano
svilupparsi meglio e per evitare le tensioni che adesso le migrazioni presentano al
mondo di oggi.