2008-03-23 13:43:06

Dall’inferno della tossicodipendenza alla pienezza della vita nell’incontro con Cristo: l’esperienza di Mirco Buldrini della comunità “Nuovi Orizzonti”


Risorgere in Cristo, riappropriarsi della propria vita amando il prossimo: è l’esperienza provata da Mirco Buldrini, 32 anni, responsabile a Trento della Comunità “Nuovi Orizzonti” di Chiara Amirante. La sua adolescenza è segnata dalla violenza, dalla droga, dall’odio verso gli altri e se stesso. Poi, l’incontro con Gesù che cambia la sua vita per sempre e gli ridona la speranza. Mirco ha raccontato la sua storia in questa intervista di Alessandro Gisotti:RealAudioMP3

 
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R. – Sono nato in una famiglia veramente problematica; una delle cose che più ha caratterizzato la mia infanzia e la mia adolescenza è stata proprio la situazione della solitudine e l’incapacità di relazionarmi con gli altri. A 15 anni ho fatto la mia prima esperienza di eroina, ho sentito come di essere entrato nella strada giusta per me, perché facilmente recuperavo tutte le sostanze, iniziavo ad avere soldi facili ... Così è andata avanti un po’ di anni, finché a 19 ho iniziato a fare la prima esperienza di carcere; dal carcere sono passato alla prima comunità, ho fatto quasi due anni, sono ricaduto ... Così, con il desiderio veramente profondo della morte, sono partito, mi sono trasferito a Verona, dentro la cartiera. La cartiera di Verona è un piccolo bronx, una fabbrica in disuso dove ci sono all’interno tutte le realtà di disagio. E così, mi sono lasciato andare fino a diventare quasi 50 kg (io sono alto quasi un metro e 90). Ho iniziato a fare una serie di overdose finché una sera, ero appunto lì, in questa cartiera, desideroso che la morte mi riprendesse proprio a livello corporeo, e ho incontrato Tommaso, uno dei responsabili di “Nuovi Orizzonti” e questo Tommaso mi è venuto incontro e mi ha detto delle parole semplicissime. Mi ha detto: “Ma tu lo sai che c’è la strada di Gesù anche per te?”.

 
D. – Come questo incontro con Tommaso, che è un incontro con Cristo, ha cambiato la tua vita, radicalmente?

 
R. – Era da vent’anni che non conoscevo più le mie lacrime. Sono scoppiato a piangere. Ho raccontato a Tommaso tutta la mia storia. Qualche giorno dopo sono entrato, finalmente, a “Nuovi Orizzonti”. Veramente, ogni volta che devo cercare di spiegare che cosa è cambiato concretamente nella mia persona e cosa ho fatto perché questo cambiasse e cosa ho fatto perché questo cambiasse, io non ho mai risposta, nel senso che mi ritrovo oggi ad avere tre figli, partecipare in maniera attiva a quest’opera che è “Nuovi Orizzonti” come responsabile di un centro, mi impegno ogni giorno nell’evangelizzazione della strada, nel fare quello che Tommaso ha fatto con me a suo tempo; mi impegno nell’accoglienza attiva, ho accolto, qui, 18 ragazzi dei quali mi occupo e per i quali sono diventato fondamentalmente un punto di riferimento, un papà ... Io non so dire, perché io non ho fatto un lavoro personale, dentro di me, di chissà quale livello psicologico; mi sono solamente lasciato catturare da questo amore, dalle persone che intorno a me, a titolo gratuito, volevano darmi una mano e volevano vedermi esprimere la parte migliore della mia vita. Ho incontrato nuove persone, ho incontrato Alessandra, che è diventata la mia sposa ... E dentro di me, ogni giorno, scopro che c’erano milioni di talenti che erano rimasti sotterrati dal dolore, dalla sofferenza, dal senso di inadeguatezza ... Ecco, se devo pensare ad una cosa che concretamente mi ha cambiato nell’incontro con Gesù, è stato proprio leggere il Vangelo ogni giorno; nel fare questo mi sono scoperto una persona capace di stare con gli altri, parlare, capace di amare, di avere qualche momento di silenzio che parla di pace, dell’amore che Dio ha per me e per ogni uomo.
 
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