2008-03-22 13:00:31

Il commento di don Massimo Serretti al Vangelo di Pasqua


Nella Veglia di Pasqua, la Liturgia ci presenta il brano del Vangelo in cui Maria di Màgdala e l'altra Maria si recano al sepolcro dove è stato sepolto Gesù. Ma ecco un angelo del Signore, sceso dal cielo, rotola la pietra e si pone a sedere su di essa. E, rivolto alle donne, dice:

«Non abbiate paura, voi! So che cercate Gesù il crocifisso. Non è qui. E' risorto, come aveva detto; … e ora vi precede in Galilea; là lo vedrete».

Ma ascoltiamo il commento del teologo, don Massimo Serretti, docente di Cristologia alla Pontificia Università Lateranense:RealAudioMP3


(musica)

 
“Era ancora buio” quando Maria di Magdala recatasi al sepolcro nel quale era stato deposto Gesù constatò che la pietra era stata ribaltata e Gesù non era più lì. Era ancora notte quando Gesù risuscitò dai morti. Nella Veglia la Chiesa canta infatti: “O notte beata, tu sola hai meritato di conoscere il tempo e l'ora in cui Cristo è risorto dagli inferi”. “Di questa notte è stato scritto: La notte splenderà come il giorno e sarà fonte di luce per la mia delizia”.O notte veramente gloriosa!”. “Il santo mistero di questa notte sconfigge il male, lava le colpe, restituisce l'innocenza ai peccatori, la gioia agli afflitti”.“O notte veramente gloriosa! Che ricongiunge la terra al Cielo!”. E' il canto che sgorga da un fatto, da un avvenimento unico nella storia, che ha risignificato tutta la storia, tutta la storia degli uomini, tutta la storia di ciascun uomo. La risurrezione di Gesù Cristo è divenuta per noi il principio di tutto ciò che nella nostra esistenza è reale e vero, perché Egli “E' veramente risorto!”. La risurrezione di Cristo è il principio. Tutto ricomincia da lì.

 
(musica)







All the contents on this site are copyrighted ©.