Una vera e propria emergenza idrica globale. Queste le proporzioni della scarsità
di acqua sul pianeta, un problema devastante per i Paesi più poveri dove comporta
spesso la mancanza di servizi igienici adeguati e poco avvertito nelle aree industrializzate.
Proprio per sensibilizzare a riguardo l’opinione pubblica internazionale, si celebra
domani la “Giornata Mondiale dell’Acqua”, istituita dalle Nazioni Unite nel 1992.
Il messaggio del Segretario Generale dell’Onu per l’occasione, ricorda la coincidenza
con l’Anno Internazionale per l’Igiene e sollecita “l’azione per contrastare una crisi
che colpisce nel mondo più di un abitante su tre”. “Ogni 20 secondi – denuncia Ban
Ki-moon – un bambino muore in conseguenza delle pessime condizioni igieniche che contraddistinguono
circa 2.6 miliardi di persone. In totale si contano 1.5 milioni di giovani vite stroncate
da una causa che sarebbe facilmente contrastabile”. “Benché ci siano stati dei miglioramenti
– continua il Segretario Generale – il progresso è ostacolato dalla crescita della
popolazione, dalla diffusione della povertà, dagli investimenti insufficienti e principalmente
dalla mancanza di volontà politica”. Non si sta dunque mantenendo il ritmo necessario
per raggiungere entro il 2015 l’Obiettivo di Sviluppo del Millennio che prevede di
dimezzare il numero di persone prive di misure igieniche fondamentali. Le condizioni
più drammatiche, denuncia un rapporto dell’Unicef e dell’Organizzazione Mondiale della
Sanità, si registrano in Africa dove sei abitanti su dieci non hanno accesso a servizi
sanitari decenti. Tante malattie – si legge nel documento – potrebbero essere ridotte
dando a tutti la possibilità di lavarsi quotidianamente le mani con il sapone. La
rivista Nature, infine, parla di un miliardo di persone nel mondo senza accesso all’acqua
potabile e traccia un quadro allarmante: entro il 2030 la richiesta di "oro blu" per
la sola produzione di cibo raddoppierà e un’ulteriore pressione verrà dalle esigenza
energetiche. Eppure, conclude l’autorevole rivista scientifica, dei rimedi esistono
e sono facilmente adottabili: dal miglior utilizzo dell’acqua piovana a un maggior
ricorso all’acqua riciclata negli ambiti, come alcuni settori industriali, dove è
possibile.(S.G.)