2008-03-21 14:52:07

L'ONU: è emergenza idrica nel mondo


Una vera e propria emergenza idrica globale. Queste le proporzioni della scarsità di acqua sul pianeta, un problema devastante per i Paesi più poveri dove comporta spesso la mancanza di servizi igienici adeguati e poco avvertito nelle aree industrializzate. Proprio per sensibilizzare a riguardo l’opinione pubblica internazionale, si celebra domani la “Giornata Mondiale dell’Acqua”, istituita dalle Nazioni Unite nel 1992. Il messaggio del Segretario Generale dell’Onu per l’occasione, ricorda la coincidenza con l’Anno Internazionale per l’Igiene e sollecita “l’azione per contrastare una crisi che colpisce nel mondo più di un abitante su tre”. “Ogni 20 secondi – denuncia Ban Ki-moon – un bambino muore in conseguenza delle pessime condizioni igieniche che contraddistinguono circa 2.6 miliardi di persone. In totale si contano 1.5 milioni di giovani vite stroncate da una causa che sarebbe facilmente contrastabile”. “Benché ci siano stati dei miglioramenti – continua il Segretario Generale – il progresso è ostacolato dalla crescita della popolazione, dalla diffusione della povertà, dagli investimenti insufficienti e principalmente dalla mancanza di volontà politica”. Non si sta dunque mantenendo il ritmo necessario per raggiungere entro il 2015 l’Obiettivo di Sviluppo del Millennio che prevede di dimezzare il numero di persone prive di misure igieniche fondamentali. Le condizioni più drammatiche, denuncia un rapporto dell’Unicef e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, si registrano in Africa dove sei abitanti su dieci non hanno accesso a servizi sanitari decenti. Tante malattie – si legge nel documento – potrebbero essere ridotte dando a tutti la possibilità di lavarsi quotidianamente le mani con il sapone. La rivista Nature, infine, parla di un miliardo di persone nel mondo senza accesso all’acqua potabile e traccia un quadro allarmante: entro il 2030 la richiesta di "oro blu" per la sola produzione di cibo raddoppierà e un’ulteriore pressione verrà dalle esigenza energetiche. Eppure, conclude l’autorevole rivista scientifica, dei rimedi esistono e sono facilmente adottabili: dal miglior utilizzo dell’acqua piovana a un maggior ricorso all’acqua riciclata negli ambiti, come alcuni settori industriali, dove è possibile.(S.G.)







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