Almeno 42 morti, otto dispersi, 17 feriti e circa 90 mila famiglie colpite dalle violente
alluvioni che da oltre due mesi interessano il 25% del territorio nazionale ecuadoriano.
È durissimo l’ultimo bilancio diffuso dalla Protezione civile di Quito e ripreso dalla
MISNA. L’emergenza è cresciuta principalmente nelle province costiere di Manabí e
Los Ríos e in quelle andine di Cotopaxi, Cañar, Chimborazo, Bolívar, Imbabura e Loja,
alla frontiera col Perù, dove sono segnalati smottamenti e straripamenti dei principali
corsi d’acqua. Le più gravi inondazioni degli ultimi dieci anni hanno arrecato gravissimi
danni alle infrastrutture: le abitazioni danneggiate sono oltre 22.000, 140 le strade
parzialmente sommerse dalle acque, almeno 18 i ponti crollati. Pesanti anche le ripercussioni
sull’agricoltura: 150.000 ettari di raccolti, soprattutto di riso, sono andati distrutti
e in totale, secondo il ministero dell’Interno, il settore agricolo avrebbe già accumulato
danni per oltre 80 milioni di dollari. L’Istituto nazionale di meteorologia ha intanto
avvertito che il maltempo proseguirà almeno fino ad aprile. (M.G.)