Il Papa festeggia l'onomastico: la grandezza di San Giuseppe risalta ancor più per
la sua umiltà e il suo silenzio
Oggi, 19 marzo, Papa Josef Ratzinger festeggia il suo onomastico, anche se quest’anno
liturgicamente la Solennità di San Giuseppe è stata anticipata al 15 marzo a causa
della Settimana Santa. Coglie l'occasione il presidente della Repubblica italiana
Giorgio Napolitano, che in un messaggio inviato al Papa unisce agli auguri di buon
onomastico anche quelli "per una serena celebrazione della Pasqua, affinché," si legge
nel testo, "essa possa contribuire a rafforzare in tutti gli uomini di buona volonta'
il comune impegno a favore della pace
San Giuseppe, Patrono della Chiesa
universale, è un Santo molto caro a Benedetto XVI. Riascoltiamo, in questo servizio
di Sergio Centofanti, alcune parole del Papa sullo sposo della Beata Vergine Maria.
Riascoltiamo, in questo servizio di Sergio Centofanti, alcune parole del Papa
sullo sposo della Beata Vergine Maria.
“La
figura di questo grande Santo – ha detto il Papa nell’Angelus del 19 marzo 2006 -
pur rimanendo piuttosto nascosta, riveste nella storia della salvezza un'importanza
fondamentale”. San Giuseppe si dimostrò infatti, “al pari della sposa Maria, autentico
erede della fede di Abramo: fede nel Dio che guida gli eventi della storia secondo
il suo misterioso disegno salvifico”:
“La sua
grandezza, al pari di quella di Maria, risalta ancor più perché la sua missione si
è svolta nell'umiltà e nel nascondimento della casa di Nazaret. Del resto, Dio stesso,
nella Persona del suo Figlio incarnato, ha scelto questa via e questo stile - l'umiltà
e il nascondimento - nella sua esistenza terrena”. (Angelus del 19 marzo
2006) “Dall'esempio di San Giuseppe – sottolinea Benedetto XVI
- viene a tutti noi un forte invito a svolgere con fedeltà, semplicità e modestia
il compito che la Provvidenza ci ha assegnato”:
“Penso
anzitutto ai padri e alle madri di famiglia, e prego perché sappiano sempre apprezzare
la bellezza di una vita semplice e laboriosa, coltivando con premura la relazione
coniugale e compiendo con entusiasmo la grande e non facile missione educativa”. (Angelus
del 19 marzo 2006).
Il Papa affida a San Giuseppe
i lavoratori di tutto il mondo, i giovani che a fatica riescono ad inserirsi nel mondo
del lavoro e tutti i disoccupati. E chiede la sua intercessione perché i sacerdoti
amino la Chiesa “con affetto e piena dedizione” e perché sostenga le persone consacrate
nella loro gioiosa e fedele osservanza dei consigli evangelici di povertà, castità
e obbedienza. “Modello dell’uomo giusto”, i Vangeli tuttavia non riportano alcuna
parola di San Giuseppe. E il Papa parla del silenzio di San Giuseppe:
“Il
suo è un silenzio permeato di contemplazione del mistero di Dio, in atteggiamento
di totale disponibilità ai voleri divini. In altre parole, il silenzio di San Giuseppe
non manifesta un vuoto interiore, ma, al contrario, la pienezza di fede che egli porta
nel cuore, e che guida ogni suo pensiero ed ogni sua azione…Lasciamoci ‘contagiare’
dal silenzio di San Giuseppe! Ne abbiamo tanto bisogno, in un mondo spesso troppo
rumoroso, che non favorisce il raccoglimento e l'ascolto della voce di Dio”.
(Angelus del 18 dicembre 2005)