L’arcivescovo di Palermo: la città si ribelli al "pizzo"
Nell’omelia pronunciata per la Domenica delle Palme in Cattedrale, l'arcivescovo di
Palermo Paolo Romeo è tornato sul drammatico fenomeno delle estorsioni che affligge
il capoluogo siciliano: ''La perversa piaga del pizzo è ancora troppo diffusa e sommessamente
viva nel nostro tessuto sociale, tanto da incidere fortemente sulla rinascita dell'intera
nostra comunità civile''. ''Anche se segnali positivi di speranza si possono cogliere
in alcune denunce, tanti, ancora troppi, - ha aggiunto Romeo - continuano a piegarsi
dinanzi all'offerta di questa protezione così subdola e disonesta che offende la convivenza
civile e ferisce lo stato di diritto. Perciò, anche le vittorie che pur sono presenti,
fanno fatica a tradursi in un reale cambiamento di mentalità, concreto e deciso: è
il tradimento di quella limpidezza e di quell'onestà che il Signore ci ha insegnato''.
L'arcivescovo di Palermo ha inoltre parlato di tanti ''tradimenti di Dio'', portando
ad esempio anche le attività illecite gestite dalla criminalità organizzata: ''ho
in mente i continui tradimenti nei confronti del mistero della vita, nessuno può arrogarsi
il diritto di ostacolarne l'inizio né di determinarne a piacimento la fine. E poi
il traffico della droga, gli affari illeciti della prostituzione, la tratta di clandestini,
lo sfruttamento minorile anche a sfondo sessuale. Tutti ambiti nei quali vengono movimentati
e riciclati enormi capitali e da cui si traggono immensi profitti illeciti. Tutti
tradimenti di quel Dio che ha creato l'uomo a sua immagine e somiglianza, imprimendogli
il soffio della sua stessa vita e la cui dignità di figlio amato e prediletto è stata
restaurata''.(M.G.)