Prima edizione di "Divinamente Roma" festival internazionale della spiritualità
Si è inaugurato ieri sera, nella Chiesa dell’Ara Coeli di Roma, la prima edizione
di Divinamente Roma, un festival interamente dedicato alla spiritualità che
fino al 24 marzo si affianca ai riti della Settimana Santa offrendo proposte originali
legate a diverse culture e forme di spettacolo. Un articolato programma nel quale
si esprimono la gioia e il dolore dei giorni che ci apprestiamo a vivere e celebrare.
Il servizio di Luca Pellegrini.
(Musica)
Stendono
i mantelli per strada, tagliano le fronde degli alberi per farne stendardi di festa:
la vediamo, la sentiamo la folla di Gerusalemme preparare con entusiasmo l’ingresso
di Gesù, il re mite, il principe della pace. Nel momento agitato e gioioso che quasi
avvolge, pervade un’intera città, tra stupore e domande, non s’odono ancora i pianti
della Passione, le lacrime non hanno ancora cacciato il sorriso dai volti di coloro
che inneggiano al profeta Gesù. Ma il suo cammino, imperscrutabile disegno divino
per amore dell’umanità, è segnato. Da qui, da questa allegria che tra poco sarà drammaticamente
interrotta, inizia il cammino doloroso verso il Calvario. E’ una domenica, questa
delle Palme, che risponde pienamente all’universalità del popolo di Dio in festa,
senza barriere e divisioni. Tutti esprimono la loro felicità, tutti innalzano il loro
Osanna: un’espressione di multiculturalità che molti artisti hanno cercato nei secoli
di interpretare, perché la festa di oggi e la Passione del Cristo appartengono a tutti
i popoli. Pamela Villoresi, attrice sensibile, ha voluto accreditare questa fusione
delle arti e delle voci organizzando la prima edizione di Divinamente Roma, un Festival
internazionale della spiritualità che, attraverso numerosi spettacoli disseminati
in alcuni tra i luoghi più suggestivi della Città Eterna, ha come finalità quella
di sondare il rapporto tra l’uomo e lo spirito proprio nel corso della Settimana Santa.
La musica di Luis Bacalov, i canti del deserto, la voce di Antonella Ruggero per una
serata di Sacrarmonia, le coreografie di Misha van Hoecke, un concerto sacro con rare
musiche di Duke Ellington e la stessa Villoresi che reciterà, Venerdì Santo a Palazzo
Altemps, La Passione, un vero e proprio cantico scritto da Mario Luzi su espressa
volontà di Giovanni Paolo II in occasione della Via Crucis del 1999, un monologo intensissimo
nel quale l’umano e il divino di Cristo si confrontano dinanzi al mistero della sofferenza
di Dio. Non c’è miglior modo di accompagnare i giorni delle celebrazioni pasquali,
nei quali raggiunge l’apice quella meravigliosa sintonia tra arte e preghiera.