Guatemala. Il presidente Colom blocca la legge sulla pena capitale
A circa un mese dall’approvazione del Parlamento, il presidente guatemalteco, Alvaro
Colom, blocca la legge che conferisce al primo cittadino del Paese la facoltà di bloccare
o al contrario prescrivere la pena di morte. Un provvedimento legislativo riguardante
la grazia presidenziale - riferiscono le agenzie - rimasto in sospeso da diversi anni
e reso oggetto di forti polemiche tra i difensori dei diritti umani, e fra questi
la Chiesa Cattolica e quella evangelica, e i fautori della pena capitale. ''Farei
male a promulgare una legge che ha ancora vizi di costituzionalità'' ha spiegato Colom,
mentre il provvedimento viene di nuovo affidato al giudizio del Parlamento. Per superare
il veto presidenziale la normativa sul ripristino della pena capitale dovrà raccogliere
105 dei 158 voti disponibili. Nel Paese del centroamericano l’alto tasso di violenza
vede crescere il consenso verso l’applicazione di questo tipo di pena. Secondo il
programma ONU per lo Sviluppo, il Guatemala è il terzo Paese più violento dell'America
Latina e la capitale ha il triste primato per numero di omicidi tra tutti i centri
urbani dell'area. (C.D.L.)