L’Europa riscopra il patrimonio di valori scaturito dall’incontro tra Vangelo e
cultura ellenistica: così, il Papa al nuovo ambasciatore di Grecia presso la Santa
Sede
Riscoprire l’eredità di valori scaturiti dall’incontro tra la cultura ellenistica
e il Vangelo: è l’esortazione di Benedetto XVI rivolta ai popoli dell’Europa in occasione
dell’udienza al nuovo ambasciatore di Grecia, Miltiadis Hiskakis, per la presentazione
delle Lettere Credenziali. Il Papa ha poi ribadito l’impegno a proseguire sul cammino
ecumenico ed ha chiesto alle autorità politiche di affrontare la questione dello status
giuridico della Chiesa cattolica in Grecia. Il servizio di Alessandro Gisotti:
L’anno
giubilare di San Paolo, la cui figura è così legata alla Grecia, aiuti l’Europa a
riscoprire “l’inestimabile patrimonio di valori che abbiamo ereditato” dall’incontro
tra la cultura ellenistica e il Vangelo: è l’auspicio di Benedetto XVI che nel suo
discorso all’ambasciatore di Grecia si è soffermato sull’opera evangelizzatrice dell’Apostolo
delle Genti. San Paolo, ha ricordato il Papa, dedicò le sue energie a “predicare la
sapienza della croce di Cristo tra i popoli greci” formati nella sofisticata cultura
ellenistica.
Proprio lo scambio tra la cultura ellenistica
e il cristianesimo, ha proseguito, “ha permesso alla prima di essere trasformata dall’insegnamento
cristiano e al secondo di essere arricchito dal linguaggio e dalla filosofia greca”.
Tale incontro, ha sottolineato il Pontefice, “ha permesso ai cristiani di comunicare
il Vangelo con maggiore coerenza e persuasione” per le vie del mondo. Ancora oggi,
ha rammentato, chi visita Atene può contemplare le parole di San Paolo - iscritte
in un monumento sull’areopago - che l’Apostolo delle Genti proclamò ai cittadini della
polis. La predicazione di San Paolo sul mistero di Cristo ai Corinzi, ha aggiunto,
ha “aperto la loro cultura alla salutare influenza della Parola di Dio”. Queste parole
di San Paolo, che ancora risuonano nei cuori degli uomini, ha rilevato, “possono aiutare
i nostri contemporanei ad apprezzare più profondamente la dignità umana e a promuovere
così il bene dell’intera umanità”.
Il Papa ha poi
auspicato che la Grecia abbia un ruolo importante nelle celebrazioni giubilari per
il bimillenario della nascita di San Paolo. Un evento, ha aggiunto, che sarà utile
ad intensificare gli sforzi sulla via dell’ecumenismo. Gli incontri degli ultimi anni,
ha detto, non hanno solo “riaffermato ciò che cattolici e ortodossi hanno già in comune”,
ma hanno anche aperto la porta “a confronti più approfonditi sul significato autentico
dell’unità della Chiesa”. Non c’è dubbio, ha riconosciuto, che “onestà e fiducia”
saranno necessarie da entrambe le parti per rispondere efficacemente alle “importanti
questioni sollevate da questo dialogo”. Si è dunque detto incoraggiato dal “nuovo
spirito di amicizia” che ha caratterizzato i colloqui degli ultimi tempi. E ha ribadito
l’importanza della preghiera per “assicurare che i cristiani ottengano un giorno quell’unità
per la quale Gesù prega così ferventemente”. Benedetto XVI ha inoltre ricordato la
figura di Sua Beatitudine Christodoulos, recentemente scomparso, ed ha assicurato
le sue preghiere per il nuovo arcivescovo di Atene e di tutta la Grecia, Ieronymos.
Benedetto
XVI ha quindi auspicato che il governo risolva le questioni amministrative concernenti
la Chiesa cattolica in Grecia e in particolare quella relativa allo status giuridico.
I fedeli cattolici, ha detto, seppur una minoranza, sperano che si raggiungano dei
risultati positivi. Ed ha aggiunto che quando i leader religiosi e le autorità civili
“collaborano per formulare delle leggi eque” sulla vita delle comunità ecclesiali
locali, ne hanno giovamento i fedeli ma anche tutta la società. Il Papa non ha mancato
di lodare l’impegno della Grecia in favore della pace, specie nell’area mediterranea
ed ha ricordato la devastazione provocata l’anno scorso dai terribili incendi che
colpirono la Grecia, rinnovando le sue preghiere per quanti sono stati colpiti da
quella catastrofe.
L’ambasciatore di Grecia, Miltiadis
Hiskakis, è nato ad Atene nel 1950. Sposato, con due figlie ha intrapreso la carriera
diplomatica dopo essersi laureato in Diritto all’università di Atene. Console generale
a Napoli, negli anni ’90, è stato ambasciatore in Thailandia dal 2004 al 2006 e, prima
di ricevere l’incarico di ambasciatore presso la Santa Sede, è stato direttore generale
del Ministero degli affari esteri dal 2006 al 2008.