Ancora tensione in Tibet e la protesta dei monaci si estende
Tensione in Cina dopo gli scontri dei giorni scorsi a Lhasa, capitale del Tibet, oggi
ancora manifestazioni nella provincia di Ganzhou. Proteste anche nelle città di Bora
e Taktshang. La situazione appare ancora confusa: nei disordini di ieri sarebbero
morte dieci persone secondo le autorità cinesi, 30 secondo il governo tibetano in
esilio. E mentre a Pechino il presidente Hu Jintao è stato rieletto per un secondo
mandato di 5 anni dall'Assemblea nazionale del Popolo, da più parti arriva l'invocazione
al rispetto dei diritti umani anche a costo di boicottare le prossime Olimpiadi. Maria
Grazia Coggiola