2008-03-14 15:10:20

Aperta in Vaticano la la rassegna fotografica “Roma – Santiago/Santiago – Roma. Itinerari, segni e memoria dell’Europa del pellegrinaggio”


Inaugurata ieri sera presso il Braccio di Carlo Magno in Vaticano la rassegna fotografica “Roma – Santiago/Santiago – Roma. Itinerari, segni e memoria dell’Europa del pellegrinaggio”. Nel turismo attuale i pellegrinaggi stanno diventando un fenomeno di grande rilievo con influssi non più soltanto nel settore religioso, ma anche nel panorama economico e culturale. Al microfono di Chiara Calace, il prof. Paolo Caucci, presidente del Centro Italiano di Studi Compostellani:RealAudioMP3


R. – I pellegrinaggi stanno coinvolgendo un numero sempre maggiore di persone. Tante persone che si muovono influenzano il costume, l’economia, la spiritualità, la vita interiore e secondo me è un fenomeno molto, molto importante in questa epoca.

 
D. – Chi sono questi pellegrini?

 
R. – Ci sono dei religiosi, ci sono dei laici, ci sono persone che lo fanno per fede, ci sono persone che lo fanno senza fede. Il pellegrinaggio, però, qualcosa lascia sempre. E’ un’esperienza profonda e molte persone lo fanno per un tipo di turismo particolare, alternativo, e alla fine qualcosa rimane sempre.

 
D. – Si può parlare quindi di un nuovo turismo di tendenza?

 
R. – E’ di tendenza, è di moda. Ci sono moltissime persone che lo fanno per questo. Però, il senso profondo di questo che sta avvenendo è un’esperienza spirituale, un’esperienza religiosa. Noi stiamo andando verso una meta religiosa, ad un santuario, ci stiamo muovendo in uno spazio sacro.

 
D. – Il cammino di Santiago e la via francigena sono i due principali cammini di pellegrinaggio medievale. Nella prospettiva di un ulteriore prolungamento del cammino fino a Gerusalemme: c’è l’obiettivo di ricomporre gli itinerari delle tre “peregrinationes maiores”?

 
R. – Questo è uno degli obiettivi di questa mostra. Noi in questa mostra abbiamo voluto dimostrare che Roma e Santiago sono uniti già da un itinerario unico. Dico uniti perché per noi un itinerario è quello che viene percorso, non è un discorso teorico astratto, è un itinerario vero, reale, in quanto in questo momento ci sono dei pellegrini che lo stanno percorrendo tutto nelle due direzioni. Quindi, è qualcosa di reale e di concreto. Nelle prospettive, nelle speranze, negli auspici di questa mostra, c’è anche il fatto che possa essere continuato fino a Gerusalemme, in maniera tale che nei prossimi anni si possa fare una mostra che si chiami “Roma-Santiago-Gerusalemme” o meglio “Santiago-Roma-Gerusalemme” per metterli in fila.

 
D. – Le fotografie cos’hanno ritratto?

 
R. – Dei luoghi intanto esemplari, perchè in fondo sono 2500 chilometri, quindi non potevamo entrare troppo nei dettagli. Abbiamo preso, però, quei ponti, quegli ospedali, quelle chiese, quelle immagini, quei bassorilievi che hanno carattere esemplare, che danno unità a questi itinerari.







All the contents on this site are copyrighted ©.