Si è chiuso l'Alba International Film Festival: il premio Signis della giuria cattolica
al film "Palpebre celesti" del regista messicano Contreras
Si è chiuso in Piemonte, con una sobria cerimonia, la VII edizione dellAlba International
Film Festival, nel corso della quale sono stati annunciati i premi attribuiti dalle
diverse giurie ai film presentati nella sezione del concorso. Il premio Albacinema
per il miglior film, scelto da una giuria popolare, è andato al regista belga Felix
Van Groeningen per il film Con amici come questi, una storia di maturazione
e passaggio generazionale, mentre la giuria del premio cattolico Signis, intestato
alla memoria del Beato Giacomo Alberione, composta da Luca Pellegrini, Maria Way e
Norman Peña, ha assegnato all’unanimità il riconoscimento al film Párpados Azules
– Palpebre celesti, del messicano Ernesto Contreras, con la seguente motivazione:
“Piccola umanità e grandi sentimenti, nell’ordinario di un’esistenza quotidiana fatta
di silenzi e solitudini. Con uno stile di semplice impatto emotivo e profonda ricchezza
umana, Ernesto Contreras regista e il fratello Carlos sceneggiatore operano, con inconsueta
visione comune e raro equilibrio formale, una ricercata sottrazione di elementi per
concentrarsi così sulla ricerca e il desiderio di felicità e condivisione dei due
bravi protagonisti Marina e Victor, che rappresentano un’umanità altrettanto sola
e talvolta impaurita nel farsi carico di scelte responsabili e durature per il futuro.
Ampia la gamma dei passaggi delicati, suggeriti anche da presenze collaterali incisive
come un piccolo uccellino che reca buone notizie e occasioni di felicità irripetibili
e l’anziana Lulita, la quale con saggezza racconta o sogna la sua vita – o quella
che avrebbe voluto –, dando spazio ai ricordi e ad un maturo, insopprimibile anelito
di libertà. La sospensione finale diventa espediente narrativo per ribadire come nella
vita le occasioni di felicità vengono e vanno, così come gli affetti e l’amore, e
spetta a noi coglierli e dar loro consistenza e continuità fedele. Nel sorriso contenuto
e disarmato dei due protagonisti e nel loro sommesso “sì”, ritroviamo anche tutte
le nostre attese e speranze, una vera sfida a vivere il nostro “si” quotidiano, volta
a creare un mondo meno solo e disarmato dinanzi agli imprevisti della vita”. La Giuria
Signis ha inoltre deciso di riconoscere una menzione speciale al film Les Mures
porteurs – I muri portanti del francese Cyril Geblat, “per la capacità del giovane
e promettente regista di trattare il tema della memoria in modo del tutto originale,
diventando ispirazione per i membri di una famiglia a vivere un presente in comunione
di affetti e prospettive, pur rimanendo aperte le sfide e le problematiche della società
contemporanea. Il film dimostra di saper narrare in modo limpido la storia di questa
famiglia in cui passato e presente si integrano con studiata creatività”. (A cura
di Luca Pellegrini)