Infranta in Medio Oriente la tregua di fatto tra Israele ed Hamas, il gruppo radicale
palestinese che controlla la Striscia di Gaza. Il servizio di amedeo Lomonaco: L’ennesimo
lancio di razzi Qassam da parte di estremisti palestinesi verso la città israeliana
di Sderot è stata l’ennesima scintilla. Questo attacco ha poi innescato la reazione
dell’aviazione dello Stato ebraico, che ha condotto un raid nella Striscia di Gaza.
Fortunatamente, il lancio di razzi contro Israele e l’incursione dei caccia israeliani
nei Territori palestinesi non hanno provocato vittime. Ma non mancano gravi conseguenze,
tra cui la rottura della tregua di fatto, in vigore dall’8 marzo. A questa ennesima,
grave incrinatura nel processo di pace si aggiungono anche segnali allarmanti. Su
un versante, il presidente dell’Autorità nazionale palestinese, Abu Mazen, torna a
parlare “di diritto alla resistenza”. Sull’altro, il ministro della Difesa israeliano,
Ehud Barak, ha raggiunto la postazione avanzata dell’esercito ai confini con la Striscia
di Gaza. Diversi gruppi fondamentalisti palestinesi hanno poi rivendicato l’ultimo
lancio di razzi verso il sud di Israele. Hanno anche precisato che si tratta di una
risposta al blitz compiuto ieri a Betlemme da unità speciali israeliane. L’operazione
aveva provocato la morte di quattro palestinesi. Secondo diverse fonti, una delle
vittime era il mandante della strage avvenuta sabato nella scuola rabbinica a Gerusalemme
e costata la vita ad 8 persone.