Lettera dei vescovi dell'Angola per le elezioni legislative del prossimo settembre
“Un’autentica democrazia è frutto di una convinta accettazione dei valori che ispirano
le procedure democratiche: la dignità della persona umana, il rispetto dei diritti
dell’uomo, la cura del bene comune, come fine e criterio regolatore della vita politica”
scrivono i Vescovi angolani in una Lettera Pastorale per le elezioni legislative che
si terranno il 5 e il 6 settembre. Nel messaggio, inviato all’Agenzia Fides, si ricorda
che “la Chiesa, come le migliori forze della società, è chiamata a operare per educare
la popolazione al rispetto delle idee dell’altro e delle regole del gioco democratico.
Questa educazione civica costituirà un vero antidoto alla sfiducia degli elettori,
all’astensione dal voto, ai tentativi di corrompere gli elettori”. I Vescovi sottolineano
la necessità di una forte trasparenza delle forze politiche per permettere ai votanti
di esercitare il loro diritto di voto: “per votare in modo cosciente e responsabile,
i cittadini elettori hanno il diritto di conoscere le persone e soprattutto i programmi
di governo dei partiti che si candidano alle elezioni”. Da qui deriva, secondo i presuli,
la necessità di una “informazione sufficiente e pluralista”. L’Angola è uscita dal
2002 da una guerra civile durata 25 anni e nel Paese sono ancora in circolazione molte
armi illecitamente possedute. Sono quindi lecite le preoccupazioni di possibili violenze
legate alla campagna elettorale. Nel messaggio si ribadisce che “la Chiesa non sceglie
nessun partito politico, ma richiama l’attenzione perché tutta la politica sia condotta
per il bene di tutti, soprattutto dei più svantaggiati. Per questo, nessuno può usare
la Chiesa per sostenere la tesi di un partito politico: la Chiesa è sopra le parti.
I Vescovi, i sacerdoti, i religiosi e le religiose e i catechisti capo delle comunità,
non devono schierarsi nella competizione elettorale, mostrandosi a favore di questo
o quel partito, ma si devono impegnare per formare dei cristiani laici, capaci di
autentico discernimento dell’attività politica e per incoraggiare le realtà politiche
moralmente credibili e attente alla ricostruzione del Paese”. (R.P.)