2008-03-12 20:10:15

ALGERIA Lettera dei vescovi d'Algeria alle comunità religiose locali


ALGERI, 12mar08 - I vescovi delle quattro diocesi algerine hanno inviato una lettera alle comunità religiose locali, in concomitanza con la chiusura della assemblea dei Superiori Maggiori, il 27 febbraio scorso. La lettera dei vescovi fa riferimento agli ostacoli, che vengono frapposti dalle autorità ai religiosi, impediti così di fatto a vivere quella che loro chiamano la "solidarietà evangelica" con il popolo algerino. L'ostacolo maggiore, secondo i vescovi, è la riluttanza a concedere ai religiosi i visti di entrata in Algeria. Questa riluttanza impedisce, tra l'altro, le visite dall'estero alle congregazioni dei loro superiori o di coloro che vogliono sostenere economicamente le comunità stesse. I permessi vengono negati in particolar modo quando si tratta di richieste di permanenza in Algeria. I vescovi citano il caso della Comunità Salam, che assiste le persone lungo la frontiera con il Marocco. Ad un loro religioso, il padre Wallez, e ad un medico le autorità algerine hanno negato il visto. I prelati algerini nella loro lettera indicano che la presenza di queste persone, che sostengono dall’esterno le congregazioni religiose, è assolutamente necessaria, per ringiovanire le comunità stesse sostituendo quei religiosi i che hanno dovuto lasciare l'Algeria per ragioni di salute,o che, addirittura, sono morti. I vescovi rammentano nella stessa lettera l'incontro che hanno avuto con il ministro algerino per gli affari religiosi, al quale hanno espresso le loro preoccupazioni ed hanno ribadito il rispetto della Chiesa per la società algerina nel suo complesso. Il ministro, da parte sua, ha rinnovato l'impegno che l'Algeria non ha nessuna volontà di emarginare la presenza della Chiesa nella società.
(Dia- BODJOKO)








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