2008-03-09 15:46:05

Italia, i partiti presentano le liste per le politiche


Tra oggi e domani, le forze politiche depositano le liste dei candidati in vista delle elezioni del 13 e 14 aprile. Ieri intanto, Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini hanno aperto a Milano la campagna elettorale del Popolo delle libertà (PDL). Mentre dal nordest italiano, Walter Veltroni ha lanciato il Partito democratico (PD) come la grande forza del lavoro. Intanto, dal capo dello Stato l’ennesimo invito ad abbassare i toni. Servizio di Giampiero Guadagni:RealAudioMP3


Si gioca sulla credibilità dei programmi questa fase di campagna elettorale. Berlusconi stavolta non vuole fare grandi promesse: anche perché, dice, il governo Prodi ci lascia una eredità disastrosa e noi non abbiamo la bacchetta magica. Il candidato premier del PDL, sicuro della vittoria, fa sapere che al primo consiglio dei ministri porterà l’abolizione dell’ICI, la detassazione degli straordinari, l’introduzione di un bonus bebè e interventi sulla sicurezza. Per la sinistra, il programma è carta straccia - aggiunge Berlusconi - strappando simbolicamente dei fogli. Gesto stigmatizzato da Veltroni. Il leader del PD, a sua volta convinto della rimonta, spiega le sue prime misure da premier: un disegno di legge contro la precarietà e uno a sostegno della partecipazione delle donne alla vita politica e sociale. Veltroni critica il PDL - è, dice, solo un’alleanza elettorale - ma anche la sinistra per aver rispolverato il concetto di lotta di classe. Replica Fausto Bertinotti (Sinistra Arcobaleno): Veltroni non si è accorto dei mutamenti sociali degli ultimi anni. Da parte sua, il leader dell’Unione di centro (UDC), Pierferdinando Casini, invita gli italiani a non farsi abbagliare dagli effetti speciali di PDL e PD. Per Casini, proprio la nascita di un partito di cattolici e liberali è la vera novità di questa campagna elettorale. Mentre il socialista Boselli ha offerto a Mastella di fare il capolista indipendente in Campania al Senato. I partiti più piccoli sono tutti in rivolta per il poco spazio assegnato loro in televisione. E ieri Antonio Di Pietro, leader dell’Italia dei valori (IdV), entrata nel Partito democratico, ha annunciato l’intenzione di denunciare l’Autorità di controllo e vigilanza sul sistema radiotelevisivo rea, secondo Di Pietro, di non vigilare sull'informazione che sta trasformando libere elezioni in una "farsa degna di Ceaucescu e Pinochet". Un giudizio inammissibile, secondo il Quirinale, che ribadisce l’appello a tutte le forze politiche alla moderazione e al rispetto delle istituzioni di garanzia, pur nel libero esercizio delle critiche.







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