Al voto 35 milioni di spagnoli per il rinnovo del parlamento
Domenica di voto in Spagna, dominata dalla grande incertezza per l'impatto dell'attentato
all’esponente socialista, Isaias Carrasco, e dell'astensione. Si continuano infatti
a registrare, soprattutto da parte socialista, gli appelli a recarsi alle urne che
resteranno aperte fino alle ore 20 I primi risultati si conosceranno intorno alle
21. Il servizio di Marco Guerra:
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aperti in Spagna, dove si vota tra severe misure di sicurezza, dopo che il governo
ha dichiarato l'allerta massima in seguito all'uccisione di Isaias Carrasco,
l'ex consigliere socialista basco, attribuita all'ETA. Trentacinque milioni
di persone sono chiamate a decidere se riconfermare al governo i socialisti di Zapatero
o portare al potere il Partito popolare di Mariano Rajoy. I sondaggi, pubblicati prima
dell'attentato di Mondragon, danno la formazione di Zapatero in vantaggio con un margine
di circa quattro punti sullo sfidante conservatore. Tuttavia, al momento domina la
grande incertezza causata dall'irruzione del terrorismo basco nella campagna elettorale.
A pesare sull’esito del voto sarà, poi, una lieve decelerazione dell’economia e l’interrogativo
sull’astensionismo. Dopo le consultazioni del marzo del 2004, segnate dai 191 morti
di Madrid, il Paese si presenta per la seconda volta al voto sull’onda emotiva di
un attentato. Per scacciare i fantasmi di una diserzione alle urne che potrebbe spostare
molte preferenze, il premier Zapatero ha quindi di nuovo esortato gli spagnoli ad
esercitare il proprio diritto di voto. Secondo molti analisti, il Partito socialista
sarebbe infatti favorito da un'alta mobilitazione dell’elettorato.