L'ultima lettera pastorale del patriarca latino di Gerusalemme Mons. Sabbah
“Il momento della mia partenza è venuto… ho terminato la mia corsa, ho conservato
la fede” (2Tm 4,7). È la citazione paolina scelta da mons. Michel Sabbah per titolare
la sua ultima lettera pastorale. Il patriarca latino di Gerusalemme, informa l’agenzia
Sir, compirà 75 anni il prossimo 19 marzo e dopo che avrà rassegnato le dimissioni
per ‘limiti di età’ a succedergli sarà mons. Fuad Twal, suo coadiutore da più di due
anni. Nella lettera, 40 pagine in tutto, mons. Sabbah ripercorre i 20 anni nei quali
è stato al servizio della Chiesa di Gerusalemme esprimendo la sua riconoscenza “a
tutti coloro che ho incontrato in questo tempo”. Non mancano riferimenti all’ecumenismo
e al lavoro svolto con le 13 chiese cristiane di Gerusalemme su questa strada e alla
vocazione universale della Terra Santa e dei cristiani: “essere testimoni, chiamati
ad una vita difficile oggi a causa del conflitto politico e domani per essere luce
nella società”. “Davanti al conflitto in atto – aggiunge – i cristiani non possono
restare spettatori” ma adoperarsi per la pace anche “con una resistenza non violenta”.
Infine una nota personale: “sono entrato in Patriarcato senza denaro e allo stesso
modo esco. Non ho conto in banca e non ho debiti. Il Patriarcato ha sempre conosciuto
il deficit, ma il Signore ha benedetto la povertà e continuerà a provvedere per permettergli
di continuare la sua missione”. (S.G.)