Concluso il pellegrinaggio di solidarietà dei vescovi svizzeri in Terra Santa
Si è concluso ieri il pellegrinaggio in Terra Santa dei vescovi svizzeri, cominciato
lo scorso primo marzo. Da Betlemme alla Galilea, passando per Gerusalemme, i presuli
hanno voluto manifestare la loro solidarietà ai cristiani di Terra Santa, ma anche
esprimere la loro vicinanza ai due popoli che abitano la regione in un tempo in cui
"gli israeliani, i palestinesi e quanti si trovano in Medio Oriente vivono sempre
più una situazione traumatizzante". Dopo Betlemme, dove hanno visitato il Baby Caritas
Hospital che vive anche grazie alla generosità del popolo svizzero, i presuli sono
stati a Gerusalemme. Qui hanno incontrato il Patriarca, Michel Sabbah e il Custode
di Terra Santa, padre Pierbattista Pizzaballa, che ha illustrato brevemente il panorama
della situazione dei cristiani. Secondo il Padre Joseph Roduit, abate di Saint-Maurice
en Valais, "questo pellegrinaggio è stato mosso dalla nostra preoccupazione di aiutare
i Cristiani di Terra Santa a rimanere nella loro terra, perché sono i custodi naturali
di questi luoghi. Se partiranno, questo Paese perderà la propria identità". "Con la
nostra visita – ha aggiunto – abbiamo il desiderio di incoraggiare i pellegrinaggi
qui. Perché se i pellegrini vengono, la popolazione locale può vivere dei suoi commerci,
della sua industria turistica”. (S.G.)