In Azerbaigian, il cardinale Bertone inaugura la prima Chiesa cattolica della Repubblica
caucasica
Secondo giorno di visita in Azerbaigian per il cardinale segretario di Stato, Tarcisio
Bertone. Dopo l’arrivo ieri a Baku e l’incontro con il primo ministro azero, Rasi-zadeh
- durante il quale è stata ribadita l’importanza di una vicinanza pacifica tra gli
Stati per la stabilità degli equilibri internazionali - il porporato ha inaugurato
oggi a nome del Papa la chiesa dell'Immacolata Concezione. Un segno di autentica “tolleranza
religiosa”, ha dichiarato il cardinale Bertone, in una terra a maggioranza musulmana.
Il servizio di Benedetta Capelli:
E’ iniziata
con la deposizione di una corona di fiori sulla tomba del presidente Heydar Aliyev
la seconda giornata a Baku del cardinale Bertone. Una personalità, quella dello statista,
ricordata dallo stesso porporato nel suo discorso pronunciato durante la cerimonia
di inaugurazione della chiesa dell'Immacolata Concezione. Aliyev aveva infatti donato
a Giovanni Paolo II, in occasione della sua visita nel 2002, il terreno sul quale
è stata costruita la prima chiesa cattolica dell’Azerbaigian. Fu allora “una prova
della sua volontà di fare della tolleranza religiosa - ha precisato il cardinale Bertone
- un vero pilastro nella vita” della Repubblica caucasica, una vocazione proseguita
con passione e concretizzatasi nella costruzione di una casa per i senza tetto guidata
dalle suore di Madre Teresa di Calcutta. Tolleranza religiosa dimostrata dalla presenza
all’inaugurazione dell’attuale presidente del Paese, Ilhm Aliyev - figlio dell’ex
capo dello stato - del Corpo diplomatico in Azerbaigian il quale, sottolinea il segretario
di Stato, vede nella libertà di religione “una causa di primaria importanza” per la
difesa dei diritti degli individui e della collettività". E un grazie è stato indirizzato
alla delegazione polacca presente a Baku, che alla chiesa azera ha regalato le campane.
Di grande rilievo la partecipazione alla cerimonia
del capo dei musulmani del Caucaso, del vescovo ortodosso russo, del capo degli Ebrei
della Montagna. Al leader islamico, è giunto un saluto e un ringraziamento di Benedetto
XVI perché - ha spiegato il segretario di Stato - “se questa chiesa esiste è dovuto
anche al ruolo insostituibile di sostegno e promozione” portati avanti in piena sintonia
con le autorità civili. Un abbraccio particolare da parte del cardinale Bertone è
andato poi ai Salesiani - ordine al quale il porporato appartiene - che si adoperano
a servizio della comunità di Baku. Una chiesa considerata la casa di tutti i fedeli
della comunità di Baku che per anni hanno atteso un luogo in cui pregare, e nel quale
“chiunque è invitato d’onore, protagonista e membro di una medesima famiglia”. Prima
della benedizione, il segretario di Stato ha espresso l’auspicio che la capitale Baku
diffonda un messaggio di impegno e speranza in tutto il mondo. A seguire la visita
alla Fondazione benefica, Heydar Aliyev e diversi incontri tra i quali anche quello
con il ministro degli Affari Esteri.