2008-03-06 15:36:47

Prosegue in Azerbaigian, dopo l’Armenia, il viaggio del cardinale Bertone nelle due Repubbliche del Caucaso, afflitte da violenze e tensioni


Prosegue la visita del cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato, nelle Repubbliche caucasiche di Armenia e Azerbaigian, in una regione percorsa da gravi conflitti e tensioni sociali. Stamane il porporato è arrivato a Baku, capitale azera, dopo avere trascorso tre giorni in terra armena, dove ha incontrato le massime autorità religiose e civili. L’auspicio della pace e la riconciliazione in comunicato congiunto del cardinale Bertone e del Patriarca Karekin II. Il servizio di Roberta Gisotti. RealAudioMP3


Fitta di eventi e d’incontri l’agenda del cardinale Bertone, che ha iniziato oggi la sua visita in Azerbaigian, dopo aver lasciato Yerevan, la capitale armena, dove questa mattina ha incontrato il capo di Stato uscente Robert Kocharian, alle prese con una grave crisi politica: il Paese è in stato di emergenza a seguito dell’elezione a presidente dell’attuale primo ministro Serge Sarkisian, contestato violentemente nelle piazze. Durante “questi difficili giorni per l’Armenia” una speciale preghiera a Dio, hanno rivolto il cardinale Bertone e il Patriarca Karekin II, “perché la pace e la riconciliazione siano ristabilite nel Paese”, si legge in un comunicato congiunto del segretario di Stato vaticano e del Catholicos di tutti gli Armeni, che hanno pure invocato il Signore perché “gli uomini di Stato e gli uomini politici capiscano che la politica è anche una chiamata spirituale, che richiede onestà, mutuo rispetto, amore, tolleranza e difesa dei diritti del povero e del debole”.

 
Prima di lasciare l’Armenia, per il cadinale Bertone due tappe commoventi, tra i bambini assistiti dalle Suore di Madre Teresa, quindi una sosta al Monumento alla memoria delle vittime armene e al Museo attiguo. Le sofferenze passate del popolo armeno, in particolare dei fedeli cristiani, sotto il regime comunista, ed ancora i conflitti attuali interni ed esterni che lacerano gli animi e minacciano la vita democratica dell’Armenia sono stati ricordati più volte dal cardinale Bertone, che si è fatto latore degli auspici di pace e sviluppo espressi da Benedetto XVI. Così anche durante il ricevimento offerto dal nunzio apostolico, il porporato ha sollecitato “soluzioni positive con l’aiuto disinteressato della diplomazia internazionale”, che non guardi solo “ad interessi ristretti o parziali”, “per creare una pace sicura e condivisa”, rispettando sempre “i diritti sacrosanti dei più deboli e di quanti vivono in condizioni precarie”, spesso derivate “proprio dai conflitti bellici”. Che “l’Amenia possa trovare in modo efficace ed autentico il giusto posto che ad essa spetta nel concerto delle Nazioni”, “in modo che tutti i cittadini possano godere di condizioni di vita rispettabili e dignitose”, l’augurio del cardinale Bertone, che ha rassicurato anche i cattolici sulla vicinanza del Papa, che “tiene ben presenti” le loro necessità.

 
Dopo l’Amenia attesa in Azerbiagian per l’inaugurazione domani a Baku della Chiesa cattolica dell’Immacolata Concezione, alla presenza del presidente della Repubblica azero, del capo dei musulmani del Caucaso, del vescovo ortodosso russo, del capo degli Ebrei della Montagna e del Corpo diplomatico. Oggi nel pomeriggio sempre a Baku il colloquio con il primo ministro azero Artur Rasi-zahed e domani mattina con il capo di Stato Ilham Aliyev. Ricordiamo che Armenia ed Azerbaigian sono in guerra non dichiarata dal 1988 per il controllo della regione del Nagorno-Karabah, enclave in territorio azero abitata in maggioranza da armeni.








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