2008-03-06 17:52:37

ITALIA7ARMENIA In un documentario l'amore di San Luigi Orione per il popolo armeno


ROMA, 6mar08 - In occasione della visita del Cardinale Segretario di Stato Tarcisio Bertone in Armenia, sul sito www.donorione.org è stata pubblicato lo speciale, realizzato da Don Flavio Peloso e Don Pietro Stefani, che evidenzia “l’amore di san Luigi Orione per il popolo armeno”.
Proponiamo alcuni estratti dello speciale:
Fu Mons. Fr. Cirillo J. Zohrabian, su consiglio del senatore E. Schiaparelli, ad affidare nel 1924 all’Istituto orionino di Rodi un gruppo di orfanelli della terribile persecuzione turca contro gli armeni-cristiani.
Otto di quegli orfanelli, in seguito, manifestarono vocazione al sacerdozio. Su desiderio di Don Orione, quegli otto giovani giunsero in Italia, il 3 luglio 1928. Li attendeva, a Via delle Sette Sale 22, Don Orione stesso.“Ci espresse la sua contentezza di avere nella sua Congregazione degli orientali nella persona di noi armeni, ci parlò dell’Armenia martire e della recente persecuzione. A pranzo ci fece cantare nella nostra lingua”, ricordò poi uno di quei giovani, Pietro Sciamlian.
Di quel periodo è ricordato un altro episodio che rivela lo “spirito di cattolicità” di Don Orione. Nel maggio 1929, Don Orione volle partecipare con gli armeni alla beatificazione del martire armeno Komurgian. Seguì l’udienza particolare. Don Orione presentando a Pio XI i suoi chierici armeni commentò: “Padre santo, in questo momento sono anch’io armeno”. Ed allora il Papa a lui: “Eh, lo sò: Don Orione omnibus omnia factus ed ora s’è fatto anche armeno”.
Un altro momento emblematico del sentire ecumenico di Don Orione è del maggio 1933. Siamo nella cappella dello Studentato di Via delle Sette Sale 22. Don Orione celebra la vestizione di un altro chierico armeno, l’ottavo. L'emozione del rito gli dà occasione di diffondersi in una catechesi e in una visione ecumenica della vita della Congregazione.
"Non è una semplice vestizione di un armeno... Dell'unione degli scismatici alla Chiesa come scopo della Congregazione si parla nel primo Decreto d'approvazione della Congregazione. In quel Decreto c'è il desiderio dei Figli della Divina Provvidenza di riunire l'Oriente, che si è staccato da Roma, di riunirlo al Papa.
Per riunire i fratelli separati d'Oriente la Provvidenza ci ha mandati questi figli, perché, fatta dai latini, l'opera di persuasione riesce più difficilmente.
Questo trovarci qui, con un numero di persone di rito diverso, ci dice quello che sarà un giorno la Congregazione, in cui vi saranno tutti i riti e tutte le razze. Il bello viene definito: unitas in varietate. In una sola Congregazione vedrete copti, greci, armeni e si diranno le messe in tutti i riti approvati dalla Chiesa e vi saranno tutte le razze.
(www.donorione.org - MANCINI)







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