2008-03-06 15:47:48

Dal Madagascar appello internazionale per soccorrere le regioni colpite dai cicloni


“Fra circa due mesi dovremo affrontare la carestia e sarà molto difficile. I danni provocati da “Ivan” diventeranno un serio ostacolo allo sviluppo se non si risolvono i problemi in tempo”. E’ l’accorato appello di Aime Gilbert Tarehy, responsabile amministrativo della regione malgascia di Analanjirofo, che dalle pagine dell’ “Express de Madagascar” esorta la comunità internazionale a fare presto. Nel discorso, ripreso dalla Misna, il funzionario descrive le conseguenze del passaggio del ciclone (tra il 17 e il 19 febbraio) che, secondo un ultimo bilancio, ha fatto almeno 84 morti, 117 dispersi e oltre 190.000 senzatetto. Il paesaggio verdeggiante si è trasformato in un teatro di desolazione, con alberi sradicati e coltivazioni distrutte. Le perdite sono inestimabili per gli agricoltori locali che vivono in gran parte della coltivazione di garofano, di cui il paese è uno dei primi produttori mondiali. Secondo gli abitanti, tutte le colture alimentari, incluse le risaie, sono andate perse e la popolazione vive per ora di riserve. Nei giorni scorsi anche l’ONU aveva lanciato un appello internazionale per la raccolta di almeno 23,9 milioni di euro da destinare alla popolazione malgascia, vittima negli ultimi due mesi del passaggio di due cicloni: prima di “Ivan”, a gennaio “Fame” aveva già causato gravi danni, 13 vittime e 1200 senzatetto. (M.G.)







All the contents on this site are copyrighted ©.