2008-03-05 15:39:40

Si inasprisce lo scontro radicali-Veltroni sulle liste dei candidati


In attesa di conoscere la lista dei candidati del Popolo della Libertà, fa discutere quella del Partito democratico (PD). I radicali accusano Walter Veltroni di aver tradito i patti. Intanto, tra il leader del PD e quello del PDL, Silvio Berlusconi, è polemica a distanza sui sondaggi. Servizio di Giampiero Guadagni:RealAudioMP3


Sono due scenari completamente diversi quelli disegnati in queste ore da Veltroni e Berlusconi. Il candidato premier del Partito democratico parla di uno svantaggio ridotto a 4-7 punti, ipotizza il pareggio al Senato, quindi larghe intese per le riforme e poi il ritorno alle urne. Il candidato premier del Popolo della Libertà non sembra invece avere dubbi sulla vittoria elettorale: presenta sondaggi che confermano un divario di dieci punti, si impegna a non ricandidarsi più in futuro per Palazzo Chigi e intanto annuncia un nuovo contratto con gli italiani. Berlusconi sottolinea poi la coincidenza tra le sue priorità e quelle manifestate nei giorni scorsi dal presidente di Confindustria, Montezemolo. Ma a differenza del leader degli industriali, Berlusconi dichiara piena disponibilità ad un accordo sul decreto che riguarda la sicurezza sul lavoro. Il provvedimento sarà varato domani dal governo, anche in seguito all’ultima tragedia di Molfetta in cui hanno perso la vita cinque operai. Da parte sua, Veltroni deve fare i conti con i Radicali che lo accusano di aver tradito il patto sulle candidature, rimarcando che la predisposizione delle liste mette a rischio elezione tre dei loro nove candidati. Marco Pannella ha annunciato per questo uno sciopero della sete. Ma, dice, non faremo al PD il favore di rinunciare all’accordo. E dopo aver espresso grande preoccupazione appunto per l’alleanza tra PD e Radicali, il settimanale “Famiglia Cristiana” accende i riflettori sul Popolo delle Libertà, criticando Berlusconi per aver definito il suo partito “anarchico”, nel senso che non ha una posizione ufficiale su molti temi di rilevanza etica e lascia tutto alla libertà di coscienza dei singoli. Per il settimanale dei Paolini, la libertà di coscienza deve essere considerata una extrema ratio e rischia di mortificare i candidati cattolici del PDL. Tuttavia, per “Famiglia Cristiana” non sono segnali buoni neppure quelli che arrivano dal centro, a causa di alcune candidature espresse dall’UDC di Casini.(Per la Radio Vaticana Giampiero Guadagni)








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