Presentato a Roma il libro “Effetto Benedetto”, sorta di dizionario delle parole del
Papa
Apprezzare tutta la profondità degli insegnamenti di Benedetto XVI è impossibile senza
rileggere i testi dei suoi discorsi. Da questa premessa prende spunto il libro “Effetto
Benedetto”, edito da ‘Effatà’ e presentato ieri pomeriggio nella sede dell'Unione
cattolica stampa italiana (UCSI). Non si tratta di una ricognizione storica sul pontificato
né di un compendio sul magistero di Benedetto XVI. La struttura del libro è invece
quella di un glossario che propone le parole del Santo Padre su 40 temi. Alcune sono
parole ricorrenti nei suoi discorsi, altre riguardano grandi questioni: è il caso,
ad esempio, di ebraismo, ecumenismo, giovani, islam, pace. Ma perché e quando è nata
l’idea di lanciare questa proposta editoriale? Risponde al microfono di Luca Collodi,
Paolo Fucili, giornalista di SAT 2000 ed uno dei due autori del libro “Effetto
Benedetto”:
R.
- Nasce anche dal desiderio, anche nella modestia dei nostri mezzi, di farlo conoscere.
E per questo abbiamo adottato una formula, composta di 40 parole, un glossario di
40 parole che comprendono nomi del Pontificato, comprendono parole che lui utilizza
spesso per parlare anche di aspetti della fede, come amicizia, bellezza, verità. I
grandi temi dell’agenda del Pontefice, ma anche qualche sua piccola passione come
la musica. E’ un libro in cui riportiamo, rifacendoci a quanto il Papa in questi quasi
tre anni di Pontificato ha detto e fatto, quelle che sono le sue idee su questi diversi
temi.
D. – Leonardo Possati,
altro autore del libro e redattore di SAT 2000:
R.
– Soprattutto, io aggiungerei che è un Papa che proprio come studioso, come Papa,
come sacerdote ha una grandezza di pensiero e di idee che è veramente rara al giorno
d’oggi e che forse, soprattutto quando è stato eletto e quindi all’inizio del suo
Pontificato, si pensava che il suo pensiero sarebbe arrivato con molta difficoltà
alle persone, alle persone semplici, alla moltitudine dei cattolici. E’, invece, un
Papa che ha un modo di parlare e un modo di scrivere molto semplice: questa è certamente
una proprietà ed una caratteristica dei grandi intellettuali. Questo glossario serve
proprio a questo: a dare cioè la possibilità a chi vuole di prendere ed estrapolare
una parola e vedere cosa ha detto riguardo specificatamente a questo o a quel tema.
D.
- Parliamo subito di comunicazione e Paolo Fucili ha curato proprio questa parte.
Nel libro si legge: “Papa Benedetto è un enigma mediatico, non possiede nessuna delle
qualità e dei difetti che oggi garantiscono la popolarità mediatica, eppure piace
un sacco”. Con questa frase, forse, si può già esaurire quello che è il discorso del
Papa per quanto riguarda la comunicazione…
R. – Diciamo
subito che la frase non è mia, ma è certamente una frase che riassume bene l’aspetto
del Papa relativo alla comunicazione. E’ un Papa che sa farsi capire, forse non lo
vedremo mai – o chissà – tamburellare sul bracciale della poltrona rispondente ai
giovani che scandiscono il suo nome: scene, queste, che si sono viste con Giovanni
Paolo II. Ma sa, comunque, fare breccia - secondo me - nella gente.
D.
– Leonardo Possati, dalla comunicazione a quelle che sono le due caratteristiche,
l’amicizia e l’amore, che aiutano anche un messaggio a passare verso il grande pubblico,
verso i fedeli. Aiuta questa comunicazione del Papa il suo pensiero sull’amicizia
e sull’amore?
R. – Sicuramente sì e questo nel senso
che una delle prime caratteristiche che fu notata di questo Papa è che nel primo discorso
utilizzò tantissime volte la frase “cari amici”. Questa è stata una cosa che colpì
molto. All’amore ha invece dedicato la sua prima Enciclica, un’Enciclica che è ricca,
che spiega cos’è l’amore che nella vita cristiana è il centro, è la base, è ciò che
porta l’esperienza cristiana, che è un’esplosione d’amore. In questa esplosione ha
un ruolo fondamentale l’amicizia, tant’è che Benedetto XVI parla tantissime volte
dell’amicizia con Cristo.