Ricordato a 400 anni dalla morte, San Francesco Caracciolo fondatore dei Chierici
Regolari Minori
Era un principe, ricco e potente: rinunciò a tutti i suoi per i poveri. Dedicò la
sua vita agli infermi, i poveri, i carcerati e i condannati a morte. Fondò l’Ordine
dei Chierici Regolari Minori, che insieme alla castità, povertà e obbedienza, fecero
voto di non ambire a dignità ecclesiastiche e stabilirono come principale compito
quello di praticare l’adorazione Eucaristica alimentata dalla Preghiera Circolare
Continua. Si tratta di San Francesco Caracciolo (1563- 1608), che nel quarto centenario
della morte è stato ricordato il 29 febbraio a Roma, presso la Pontificia Università
Salesiana. Le cronache del tempo – ricorda l’agenzia Zenit – raccontano che passò
la sua vita in adorazione davanti al Tabernacolo e fu chiamato il principe mendicante,
il padre dei poveri, il predicatore dell’amore di Dio. I suoi confratelli, i Padri
Caracciolini, lo hanno celebrato in un Convegno di studio sul tema “Dal pane accolto...
al pane condiviso. San Francesco Caracciolo, un carisma sempre attuale”. Padre Nello
Morrea, già Preposito dell’Ordine, ha spiegato che il carisma e la peculiare spiritualità
del Santo fondatore, si ritrovano tutte nell’adorazione e nella celebrazione dell’Eucaristia.
Fin dal sorgere dell'Ordine, organizzò, infatti, i turni per assicurare l’adorazione
perpetua al Santissimo Sacramento. San Francesco Caracciolo è stato proclamato santo
da Papa Pio VII nel 1807 ed il suo Ordine venne approvato dal Papa Sisto V il 1° luglio
1588 con il nome di Chierici Regolari Minori. I Caracciolini sono oggi presenti in
Congo, Filippine, Germania, India, Italia, Kenya e Stati Uniti d'America. Con 15 case
e 87 membri, 37 dei quali sacerdoti, si dedicano alla predicazione, alle missioni,
all'istruzione giovanile, all'assistenza ai carcerati ed alla cura degli infermi.
(S.G.)