Condoleezza Rice in missione in Medio Oriente per rilanciare i negoziati di pace tra
israeliani e palestinesi
Nella Striscia di Gaza due palestinesi sono morti in seguito ad attacchi aerei mirati
da parte dell’aviazione dello Stato ebraico. Un’altra persona è rimasta uccisa durante
scontri nei pressi del valico di Erez. Dai Territori Palestinesi prosegue poi il lancio
di razzi verso la città israeliana di Sderot. A Tel Aviv, intanto, è arrivato il segretario
di Stato americano, Condoleezza Rice, che questa mattina ha incontrato al Cairo il
presidente egiziano Hosni Mubarak. L’obiettivo è di rilanciare i negoziati di pace
dopo la recente operazione condotta dalle forze israeliane nella Striscia di Gaza.
Il nostro servizio:
La strada
della pace deve passare secondo il segretario di Stato americano attraverso una tappa
obbligata: “Devono cessare - ha avvertito - i lanci di razzi contro civili innocenti
nelle città israeliane”. Dopo un appello rivolto ad israeliani e palestinesi a riprendere
la via dei negoziati, Condoleezza Rice ha poi affermato che è il movimento di Hamas,
“in parte armato dall’Iran”, a bloccare il processo di
pace. A queste dichiarazioni è seguita la reazione del portavoce del gruppo radicale
palestinese, secondo cui “il vero obiettivo della missione nella regione è di incitare
alla guerra contro Hamas”. Da segnalare, poi, che il ministro degli Esteri egiziano
ha accusato lo Stato ebraico di un uso sproporzionato della forza nella Striscia di
Gaza. Intanto, la situazione umanitaria a Gaza continua ad essere gravissima. Secondo
fonti di stampa arabe, gli ospedali della città sono al collasso e per cercare di
aiutare i palestinesi rimasti feriti nel corso dei combattimenti, l'Egitto ha aperto
ieri il valico di frontiera di Rafah. Le autorità sanitarie palestinesi hanno reso
noto, infine, che il bilancio delle recenti operazioni militari israeliane nella regione
è di almeno 125 morti, tra cui molti civili.
Attentato in Pakistan:
5 morti In Pakistan sono almeno 5 le vittime per un'esplosione avvenuta davanti
alla sede di Collegio navale a Lahore, nella parte orientale del Paese. In base alle
prime ricostruzioni, si è trattato di un attentato suicida. L’azione è stata compiuta
alla vigilia dell’arrivo a Islamabad dell’ammiraglio americano Mike Mullen, alto funzionario
del governo statunitense. Lo scopo della visita è di rafforzare i rapporti di cooperazione
in materia di difesa fra Pakistan e Stati Uniti.
Nuove sanzioni contro l’Iran L'ambasciatore
iraniano presso l’ONU ha definito “illegale” la risoluzione approvata ieri dal Consiglio
di Sicurezza delle Nazioni Unite che prevede una terza ondata di sanzioni contro l’Iran.
La Repubblica islamica ha reso noto poi che non risponderà alle “nuove domande” poste
dall'Agenzia internazionale per l'Energia atomica (Aiea) su alcuni aspetti controversi
del suo programma nucleare. Il premier israeliano, Ehud Olmert, ha affermato inoltre
che lo Stato ebraico è in grado di difendersi in caso di attacco da parte dell’Iran.
La risoluzione è stata approvata dopo l’ennesimo rifiuto, da parte del governo di
Teheran, di sospendere i processi per l’arricchimento dell’uranio. Tra le misure previste,
ci sono l’estensione del blocco dei visti e il congelamento dei beni ad altri funzionari
iraniani coinvolti nel programma nucleare.
Proteste in Russia dopo le presidenziali In
Russia le città di Mosca e di San Pietroburgo sono state teatro ieri pomeriggio di
manifestazioni di protesta contro la vittoria di Dimitri Medvedev alle presidenziali
di domenica. Gli agenti hanno arrestato centinaia di dimostranti. Secondo l’opposizione
non si è trattato di un’elezione legittima. Gli osservatori dell’Unione Europea hanno
inoltre espresso dubbi sulla regolarità della votazione.
Crisi del gas tra
Russia e Ucraina Il colosso russo del gas ‘Gazprom’ fa sapere che l’Ucraina
non ha ripreso a negoziare dopo il taglio dei rifornimenti deciso ieri da Mosca. Secondo
Kiev, la riduzione delle forniture di gas sarebbe superiore a quella annunciata. Il
contenzioso riguarda il pagamento dei debiti arretrati.
Continua la corsa
di euro e petrolio Non accenna ad arrestarsi la corsa dell’euro, che nelle
ultime ore ha fatto registrare nuove cifre record: adesso è scambiato a 1,5217 sul
dollaro. Il prezzo del petrolio, intanto, è a quota 102 dollari. Il presidente dell’OPEC,
Chakib Khalil, ha escluso poi che il cartello dei Paesi produttori di petrolio possa
aumentare la produzione per calmierare i prezzi record.
Primarie negli Stati
Uniti Nuovo confronto per i candidati dei partiti, democratico e repubblicano,
alle prossime presidenziali degli Stati Uniti: oggi si vota in Texas, Ohio, Vermont
e Rhode Island. Nei primi due Stati, gli ultimi sondaggi indicano un testa a testa
tra Hillary Clinton e Barack Obama. In casa repubblicana si profila una netta vittoria
di John McCain sul rivale Mike Huckabee.
Confronto televisivo in Spagna
tra Zapatero e Rajov In Spagna ha avuto vasta eco l’ultimo confronto televisivo
tra il leader socialista, Josè Luis Zapatero, e quello dei popolari, Mariano Rajoy,
in vista delle elezioni politiche di domenica prossima. Zapatero ha promesso “pieno
impiego” con 2 milioni di nuovi posti di lavoro. Rajoy ha risposto affermando che
la politica economica socialista non è credibile. Ha anche assicurato che se sarà
eletto “abbasserà le tasse”.
Nepal, 12 morti per lo schianto di un elicottero In Nepal il governo ha confermato che sono morti i 12 passeggeri a bordo dell’elicottero
dell’ONU precipitato ieri nella parte orientale del Paese. Le vittime sono sette stranieri
e cinque nepalesi. Nel Paese asiatico le Nazioni Unite sono impegnate a monitorare
l’accordo di pace raggiunto nel novembre 2006 da governo e ribelli maoisti.
Soldato
francese disperso in Sudan La forza di pace europea in Ciad ha annunciato che
un suo soldato, di nazionalità francese, risulta disperso in Sudan. In base alle prime
ricostruzioni, sembra che il militare sia entrato per errore in territorio sudanese
mentre, a bordo del suo veicolo, si trovava in una zona del Ciad al confine con il
Sudan.
Ancora incidenti sul lavoro in Italia In Italia, la procura
della Repubblica ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo plurimo sull’incidente
avvenuto ieri pomeriggio a Molfetta e costato la vita a 5 operai. L’incidente si è
verificato in un’autocisterna, dove un operaio era entrato per ripulirla. L’uomo si
è sentito male per le esalazioni di zolfo. I suoi compagni hanno cercato di soccorrerlo
ma sono rimasti a loro volta avvelenati. Sul versante politico, intanto, il testo
unico sulla sicurezza sul lavoro potrebbe approdare già domani al Consiglio dei Ministri.
Tra le novità c’è anche il rischio dell’arresto da 6 a 12 mesi per il datore di lavoro
se non effettua valutazione di rischio o non nomina un responsabile della prevenzione.
(Panoramica internazionale a cura di Amedeo Lomonaco)
Bollettino
del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LII no. 64 E'
possibile ricevere gratuitamente, via posta elettronica, l'edizione quotidiana del
Bollettino del Radiogiornale. La richiesta può essere effettuata sulla home page del
sito www.radiovaticana.org/italiano.